StranaFata

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Una sera, di ritorno dalla visita domenicale ai nonni, in auto, la bimba si svegliò: si era addormentata nel sedile posteriore, e come darle torto? erano le 22.30 ed era stanchissima. Le piaceva andare a far visita ai nonni: il giardino con gli alberi di pere a lato della casa, la distesa d’erba e campi prima del canale, quell’atmosfera così tranquilla e rassicurante erano per lei un posto unico. Le piaceva guardare d’estate il tramonto dopo una cena attorniata da quegli anziani e d’inverno si divertiva a spostare e a giocare con le statuette del presepe.. e quando tornava a casa, nel tragitto, puntualmente si addormentava. Ma quella sera era diversa da tutte le altre domeniche: quando, in prossimità di un’incrocio la bimba si svegliò, vide subito una figura nera di donna sopra ad una vecchia casa al di là della strada in cui era lei. Di lato a quella strana apparizione, ecco sopraggiungere un’ombra di animale, di gatto. La piccola non era spaventata nè stupita: sembrava che quelle strane cose fossero sempre all’ordine del giorno. Eppure lo sapeva, non aveva mai visto niente del genere. Cercò di guardare meglio e di scoprirne i caratteri che caratterizzavano la donna, ma non vedeva niente, solo la forma della sua figura e un nero scurissimo.  Ebbe la sensazione che l’ombra misteriosa le avesse sorriso.. lo sentiva dentro di lei questo perchè non riusciva a vedere niente della donna. All’improvviso, com’erano apparsi, la persona e il suo animale scomparvero. La bimba non ne rimase turbata anzi: si riaddormentò cullata da quella visione strana.

In seguito non sentì nessuno della famiglia parlare di una donna e di un gatto, avvolti nel buio, sopra il tetto di una casa in sera inoltrata, e lei non disse mai niente. Ciò lo viveva come un segreto. La bimba attribuì a quella donna il nome “strega” e da quella notte smise di pensare alle streghe come a figure fiabesche e cattive, bensì a persone benevole dotate di un dono che gli uomini normali in genere non credono e di cui non vogliono essere partecipi. Non si sa se ciò che quella notte accadde fu un sogno ad occhi aperti oppure la realtà.

 Successiamente non vide più quella figura, ma nutriva dentro di lei la certezza che, un giorno lontano o vicino , l’avrebbe rivista e si scopriva a fantasticare, nelle notti insonne che lei e la strega si sarebbero trovate a guardare, da sopra una casa, attorniate dal buio, una bambina in auto che ricambiava il loro sguardo e a ciò, entrambe le donne avrebbero sorriso e, all’avvenuta di un gatto, sarebbero scomparse.

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