ScRiTTo da JiM

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La strana storia I

Pubblicato da jim il 2 ottobre 2007

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L’altro giorno passegiavo allegro come un corvo verso il mare sotto un caldo sole,
cosi vicino da sentirmi la pelle sfrigolare.
Le scatole di latta si affollavano nervose nella strada correndo verso la spiaggia,
ma io non dovendo parcheggiare ero piu veloce.
Scendo a passo pesante, quando il mio piedi si ferma a mezz’aria, come se fossi su una piccolo
monticciolo, ma in realtà ero sul nulla.
Un po perplesso, mi prendo a schiaffi, cercando di riprendermi, ma scendendo e risalendo
il monticciolo tende a non sparire, sicuramente frutto della mia mente evaporata dal
folle sole e dalle notti insonni di bagordi, comunque lo tocco e noto che si puo staccare.
L’oggetto invisibile al mio occhio si trovava nelle mie mani, divertito e stupito lo poso nella mia
borsa verde militare e riprendo il mio cammino per il mare convinto di svegliarmi nel mio letto
da questo sogno strano e deciso nello smettere con le sostanze stupefacenti…
il mare aveva un colore indefinibile tra il marrone arcobaleno e il verde smeraldo di mucca,
e il sole mi prendeva a pugni… 3° round cedo per KO e decido di direzionarmi sul bagnasciuga
in cerca di tratti di mare in mezzo alla fogna.
aaaaah ci voleva…. faccio puzza di merda…. ma ci voleva…
esco il tabacco per la sigaretta di rito dopo-bagno e me ne rullo una…
fumando sotto il solleone il mio sguardo si perdeva all’orizzonte ( o forse era concentrato su una
forma di vita tette-culo… non ricordo benissimo…).
Ormai frastornato dal caldo decido di tornare, raccatto la mia roba e salgo completamente
dimentico del misterioso oggetto.
A casa dopo pranzo-caffè un bagliore di lucidità affiora nella mia mente e corro in cerca della
borsa, sicuro di essermi immagginato tutto.
Guardo. Riguardo. Rivolto.
Nulla.
Meglio così, non sono matto. Decido (come ogni sera) che da stasera non si beve più.

Ore 16.30
Tempo nuvoloso. Sole a tratti. Libro più mare accoppiata vincente.
In spiaggia c’è casino, incontro amici e comincio a parlare della mia strana avventura,
ormai catalogata come “sogno”.
Commenti: ” ‘mpare arricupigghiti” …”‘Sì sempri cchiù pessu”…
Nell’aria allegra di sfottimento generale il sole scompare definitvamente e gocce enormi d’acqua
cominciano a cadere dai neri nuvoloni sulle nostre teste.
La spiaggia si svuota. Mandrie di bufali l’abbandonano nel caos.
Scruto il cielo nero come la notte e con aria convinta esclamo “una nube passeggera” e continuo
a giocare a carte serenamente, anche se dopo poco siamo costretti a interrompere la
partita per maltempo…
Regolamento ufficiale gioco 105:” La partita è interotta per maltempo quando: 1) La pioggia forma un ruscello naturale che trascina via le carte 2) se la grandine è troppo fitta e riflette le carte degli
degli avversari 3) una avvenente ragazza decide di ballare nuda sotto la pioggia
4) se sei troppo in svantaggio rispetto agli avversari.
…infatti stavo perdendo e dico “Cazzo piove forte meglio saliamo, interrompiamo la partita…” e
tra le polemiche troviamo riparo da tuoni , fulmini e acqua sotto un balcone.
Per fortuna che siamo saliti l’atmosfera si presentava apocalittica, un fulmine cade a pochi metri da noi,
e folate di vento ci gettavano secchiate d’acqua, il mare sembrava pronto a scatenare la forza
dello Tsunami
ed eravamo quasi orgogliosi che saremo stati noi le vittime in onore di cui Costantino e altri eroici
personaggi della Tv avrebbero organizzato maratone televisive, raccolte fondi e Partite del cuore,
inoltre avevo praticamente perso, meglio morire che perdere una birra con Mario…
L’apocalisse era ormai vicina, gazebi e ombrelloni volavano, il rumore degli antifurti si mischiava
a quello della pioggia, motorini capottati, e scrutando la spiaggia si vedeva con stranezza una
chiazza asciutta, incredulo mi avvicino alla spiaggia, mentre da dietro voci urlano:
” Gra’ ndo cazzo vai?!?”
sono sotto il diluvio , vedo i fulmini a pochi passi sulla spiaggia e in mare e continuo a vedere
un piccolo tratto di spiaggia di circa 20 centimetri quadrati completamente asciutto…
comincio a correre nella direzione con la tovaglia sulla testa tra fulmini e pioggia sempre piu
scrosciante…

2 Commenti a “La strana storia I”

  1. Andrea dice:

    Ciao JiM. A me il tuo stile piace molto. Non sembra neanche di leggere qualcosa. Pare piu’ come se fossi qui rinchiuso dentro il mio monitor e me la stessi raccontanto a voce :)
    Aspetto il seguito…

  2. fabio dice:

    Una strana storia in bilico tra sogno e realtà… bravo Jim. :)

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