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Il pirata dei sette mari

Pubblicato da magno96 il 8 marzo 2008

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IL pirata dei sette mari

IL pirata dei sette mari si chiamava Principe John Smith, era inglese nato in una famiglia nobile con padre re di San Juan sua città natale. Ma un giorno John Smith vagò per i mari quando incontrò Edward Teach ma quel nome era morto e sepolto perché lui era il pirata Barbanera, il principe alla sua vista scappò ma lui era più veloce… quando delle palle di cannone sfiorarono la nave potentissima del più grande pirata di tutti i tempi, erano le navi degli inglesi per difendere il principino ma le navi inglesi sapevano che si trattava di Barbanera però il re aveva ordinato ai suoi uomini di catturarlo vivo per il supplizio ma il pirata non si fece catturare tanto facilmente se no non era il pirata di tutti i tempi. Ritornato al sicuro il principe e gli uomini andarono dal re, che disse :- Grazie al cielo, lo sai che anche se sei inglese lui ti uccide e lo sai! Adesso fila in camera tua!- e il principe andò senza esitare, sapeva che ogni parola che diceva era legge, ma i suoi uomini ebbero una bella lavata di testa dal re :- E possibile non siate riusciti a catturare quel maledetto pirata se solo faceva del male a mio figlio voi eravate condannati a morte e ora voglio che andiate a catturarlo subito-:- Ma sire Barbanera è il più grande pirata che esista sulla faccia della terra non possiamo catturarlo ci spazzerà via come moscerini-:- Non voglio sentire scuse e ora andate a catturarlo e non voglio sentire obiezioni, sono stato chiaro?-:-Si sire andiamo-. Il principe non aveva tre anni sapeva che poteva morire ma credeva che il padre era ingiusto a dire così per questo decise di andare con i soldati alla caccia del pirata ma le acque dei carabi erano immense questo lo sapeva ma non gli importava. Il padre lo supplicò di non andarci ma il principe non cambiò idea. Venne il giorno della partenza ma il padre non lo salutò anzi non andò proprio, il principe si preoccupò e voleva vedere che era successo ma la nave San Juan (la nave più forte di tutta Inghilterra) era pronta a salpare, nel bel mezzo dei Caraibi con tutte le navi attorno. Venne la notte e stremati si fermarono in un isolotto:-Ripartiremo domani all’alba!-. Durante la notte il pirata Barbanera gli osservò in silenzio senza far rumore:- Caro principino hai fatto male ha non obbedire al tuo papà, ora ammazzerò i soldati ma ti risparmierò ti farò diventare un pirata ahahahah!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Uccidiamoli piano in silenzio non devono sentirci:- Non così veloce Barbanera e poi come fai a sapere che non ho obbedito a mio padre?-disse con sorpresa il principe:-Ancora non lo sai io sono furtivo; mi travesto; posso fare ogni cosa, un problema per te perché io sono il pirata più ricercato dei Caraibi il pirata Barbanera ahahahah- :-Bene vuoi essere ricercato deve essere uno spasso ma tutti sanno che tu non ti chiami Barbanera-:- A si e come mi chiamo?-:-Tutti sanno che ti chiami Edward teach, avanti confessa o forse lo hai abbandonato, lo sai volevo andare a vedere perché mio padre non venne a salutarmi ma poi la nave stava per salpare e allora non lo sapevo che tu lo avevi trattenuto me ne sono accorto perché sei sporco di sangue sulla giacca, allora lo hai ucciso mio padre?….. Ti conviene rispondere subito ,la mia pazienza ha un limite allora confessa-:- Va bene confesso non lo ucciso tuo padre, be ero andato li per questo ma poi ho pensato che fu troppo rischioso quindi decisi di farti venire verso di me ma quella stupida nave ti ha salvato da un destino crudele ma vedo che ora il destino mi è favorevole perché finalmente posso ucciderti-:- Non proprio dimentichi un piccolo particolare noi siamo di più di voi non avete speranza-:-forse hai ragione e credo che mi converrebbe ritirarmi ma se sono il re di tutti i pirati non posso ritirarmi sarebbe da codardi facciamo un duello io contro te che ne dici?-:-Va bene se proprio vuoi perdere ti accontento-. I due cominciarono a duellare ma la sfortuna perseguitava il principe ad un certo punto i pirati di Barbanera andarono tutti contro il principe, sembrava che li battesse ma una lo colpì graffiandolo al braccio, il principe lo infilzò facendogli schizzare il sangue,li sfilò la spada e quello cadde a terra, Barbanera gli disse minaccioso:- I soldati mi servono per conquistare ma tu me li stai ammazzando, state fermi andate ad ammazzare gli ultimi rimasti prima che scappino-, i due ripresero a duellare ma stava vincendo Barbanera,:- Mi sa che ti stanno bruciando la nave un mio ordine, astuto-:- No che state facendo lasciate stare la nave meschini dovete solo morire no- corse incontro ai pirati e li uccise un bel po’, ma Barbanera lo colpì da dietro con un bastone e il principe cadde a terra svenuto. Si risveglio sulla nave di Barbanera nel bel mezzo del mare:- Un principe legato all’ albero maestro della mia nave dovrò lucidarla e lo farai tu con i tuoi vestiti da principe ah ah ah-disse Barbanera:- Io sono il principe figlio del re di San Juan quando mi avranno trovato tu morirai-:- Continua a sognare schiavo, piaciuto il nome schiavo-:- No, 3 sono i punti: io non sono il tuo schiavo, tu stupido individuo con la barba non mi dici cosa devo fare e infine tutti potrebbero sputarti in faccia perché per me tu non sei solo che un lurido moscerino in confronto al grande esercito di mio padre quando verrà a sapere che mi hai catturato e ti taglieranno la testa-:-tu dei troppo ingenuo per capire quindi ti spiegherò chiaramente le cose: 1 io sono il più grande pirata di tutti i tempi nel caso non te ne fossi accorto, 2 io non sono stupido e per tua informazione tutti quelli che mi hanno detto stupido gli ho ammazzati e quindi se non vuoi finire in pasto ai leoni ti conviene portarmi rispetto e 3 non ho paura di tuo padre, e se non te l’ha mai detto ho ucciso io insieme a mio padre tuo nonno capito, volevo scherzare con te ma ho deciso di non scherzare più e ti ricordi quando ti ho detto che saresti diventato un pirata come me e ti ricordi, se vuoi saperlo mantengo le mie promesse e le mie parole quindi ti farò diventare un pirata- e così dicendo se ne andò. Il viaggio fu lungo molto lungo ma finalmente alle prime luci dell’alba la nave attraccò al porto, Barbanera e il principe scesero per primi, andarono nel carcere e li Barbanera depositò il principe e andò nel suo palazzo,:- Bentornato capo Barbanera vu….-:-Lasciami in pace!!!!!!!!!!!!!!!!!-:-Va bene-, il consigliere pirata se ne andò e Barbanera disse:-Edward teach il mio vero nome, scusa padre scusa per averti ammazzato spero che mi potrai perdonare, sono stato troppo crudele a uccidere tutte quelle persone però sono un pirata e non smetterò di esserlo, padre tu eri un pirata e voglio portare avanti l’onore di questa famiglia, quindi farò diventare un pirata quel principe così sa come essere onorato, porterà il sangue di un pirata-:- Non porterà mai il sangue pirata lui è inglese e resterà inglese- Barbanera vide davanti alla porta suo padre:-Padre sei ancora vivo-:- Si figliolo sono ancora vivo, lui ha il sangue inglese e lo resterà-:- Ma allora anche io sono inglese-:-Figliolo tu sei più sangue inglese che pirata lo so tu vorresti avere il sangue puro di un pirata ma non è così quindi dovresti lasciare libero il principe mi dispiace-:-Ma così non porterò avanti il nome di Barbanera-:-Non dire così sai che puoi farlo, non ti dico che devi abbandonare la vita da pirata anzi anche io sono pirata e ne vado fiero ma ti sto solo dicendo che non puoi trasformarlo in pirata se non ha il sangue da pirata-:-Ma padre e io sono nei suoi stessi panni voglio dire anche io sono inglese sangue inglese ma voglio essere un pirata solo che non sarà possibile-:-No,no,no non puoi farlo tu hai abbastanza potere da controllare tutto il mondo ma lui non ha la stoffa, lo so che sarebbe bello conquistare tutti quanti insieme ma non è possibile però non disfare tutto, sei un grande pirata molto dotato-:-Va bene padre non lascerò buttare al vento la mia sete di vendetta grazie-. Il principe si presentò al suo compagno di cella:- Buongiorno mi chiamo John Smith, e lei come si chiama?- il compagno rispose:- Mi chiamo Carlo Fernandez sono spagnolo ma non un pirata il pirata Barbanera mi ha catturato vuoi sentire la storia?-:-Si certo racconta-:-Allora: vivevo a l’Avana ma ora sono più di tre anni che sono qui ma ritorniamo a noi, ero nella taverna a giocare a briscola quando sentii degli spari e ad un certo punto una palla di cannone ruppe il muro e becco il proprietario che morì, tutti uscimmo fuori ma degli spari beccarono i provenienti dalla taverna tranne me, ma subito dopo una botta con un fucile mi fece cadere a terra, ero svenuto mentre gli altri erano stati tutti fucilati, io prima di ricevere la botta andai dal governatore ma Barbanera lo fucilò con circa dieci colpi, scappai ma subito fuori ricevetti la botta, ed eccomi qui, tu invece perché sei qui?-:-E una lunga storia meglio che non la sai-. Ad un certo punto Barbanera entrò nella cella e prese me e Carlo. Li portò in un’ area desertica,:- Ma che mi volete fare non ne avete avuto abbastanza a fucilare le persone e maledetti me la pagherete cara-:-Si e quando non ci sarai più ciao-disse Barbanera:- Carlo no-:-Zitto tu avanti procediamo-, il principe corse verso il suo compagno ma Barbanera rapido sparo Carlo, subito lui cadde a terra morto senza neanche batter ciglio:-E ora tocca a te caro principe preparati-, il principe si mise in posizione , Barbanera si spostò per colpirlo meglio puntò il fucile ma uno sparo trafisse un pirata in testa:- Ma cosa?-disse Barbanera, subito una raffica di proiettili beccarono i pirati ma non riuscirono a beccare Barbanera,:- Padre!!!!!!!!! Sei qui-:- Non avrei mai potuto lasciarti qui forza andiamo-:- Non così in fretta, tu non vai da nessuna parte, maestà c’è anche lei allora vuol dire doppia uccisione-disse Barbanera. Il re disse:- Va bene se vuoi morire ti accontento subito, finalmente potrò liberare l’Inghilterra da questa minaccia-:- Non hai capito niente, c’è anche mio padre, il grande Cristopher Teach -:- Ma cosa dici hai le allucinazioni, non ti ricordi dopo che è morto mio padre il tuo lo ammazzato io-:- Sei tu che non hai capito niente, mio padre non lo hai eliminato per sempre perché se no come fa a essere qui-, e così dicendo il grande Cristopher Teach disse:- Ciao Harry da quanto tempo lo sai la nave San Juan è stata bruciata da mio figlio, sono ancora vivo sfortuna per te-:- Come non è possibile non puoi essere tu ero sicuro che buttandoti in mare eri morto annegato cosa sta succedendo?-:- Girati e vedrai, non ero annegato ero sopravvissuto e sono contento così mi posso vendicare e andrai con tuo figlio nell’aldilà ah ah mi dispiace-:-sari vivo sarai forte ma contro il mio battaglione non potrai competere, combattiamo!-. I due combatterono furiosamente, tanto da far fare scintille alle spade, Barbanera e il principe si guardarono negli occhi minacciosi, in attesa che uno dei due si arrenda. Il padre del principe graffio il padre di Barbanera al petto, poi al braccio, poi tentò di graffiarlo di nuovo ma Cristopher lo parò con la sciabola. Barbanera sfilò la sciabola e graffiò il principe, tentò di infilzarlo ma il principe lo parò. I duelli finirono pari ma il principe subì gravi danni, invece Barbanera nessun graffio, anche il re subì gravi danni però anche il padre di Barbanera subì gravi danni, gli inglesi si ritirarono con il principe ma Barbanera e il padre tramarono qualcosa di brutto. Arrivati a San Juan il re andò a vedere cosa era successo:- Sire bentornato avete ucciso Barbanera?- disse il maggiordomo:- No purtroppo, il padre è sopravvissuto non è morto-:- Cosa? E impossibile non può essere così-:-Stanno tramando qualcosa dobbiamo fermarli-:-Impossibile, assolutamente impossibile ci uccideranno, siamo fritti-:-Allora sei non vuoi aiutarmi vattene e non farti più vedere!!!! Ho detto vattene!!!!!!!!!!!!!!!-:-Mi licenzia?-:- Si che aspetti vai!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-. Lo sventurato se ne andò, il principe disse al padre:-Che ti prende, perché lo hai licenziato-:-Non lo so, un attimo di rabbia-. Il mattino dopo, il principe andò nella taverna e disse a Galiando, un suo fidato amico:- Galiando, mi servono più convogli, me li potresti dare?-:- Non lo so, mio padre è morto assassinato ieri sera da un pirata ma non Barbanera-:-Mi dispiace, si sarà servito di altri pirati per non farsi scoprire, dobbiamo sapere cosa sta tramando, ora sono in due è capace di fare tutto-:- In due e chi sarebbe il secondo?-:-Suo padre, non è morto, è vivo-:-Vivo ma come può essere…-:- Zitto non deve saperlo nessuno-:-Va bene, ti posso dare una fregata militare e una corvetta militare tutto qui, a costo che venga anche io-:-Scordatelo, mio padre lo verrà a sapere, viene sempre da te-:-Vero, dobbiamo trovare un modo per non farlo venire, ci sono gli diciamo che è morto mio padre così non viene-:-Bella idea!Forza andiamo-. Arrivati al palazzo spiegarono tutto al re che gli disse:-Mi dispiace molto non verrò finche non ti sarà passato-:-Grazie è molto gentile-. Quella stessa notte videro un pirata aggirarsi per la città, gli andarono dietro per un po’ di tempo poi il pirata entrò nella taverna,:- Eccolo quello ha ucciso mio padre-:-Il proprietario è complice, se lo prendo…-. Il pirata uscì dalla taverna per fare altre vittime ma Galiando li mise un cappuccio in testa e lo trascinò in un angolo, poi il principe prese il coltello e glielo puntò alla gola facendogli dire la verità:- Va bene confesso, lavoro per Barbanera, con suo padre vivo è capace di fare molte cose-:-Cosa sta tramando?-:-Vuole corrompere tutti in città per avere il controllo assoluto, sta iniziando dal proprietario della taverna poi si estenderà in modo che tutta San Juan sarà contro il re è tutto-. Finito di confessare il principe se ne andò a cercare altri pirati, mentre Galiando arrabbiato come non mai prese la sua sciabola e lo uccise con un colpo al petto. La mattina dopo il re partì per l’Avana, una città commerciabile, invece il principe restò a San Juan, il principe andò in chiesa per dare l’avvertimento dei pirati, poi andò al Capomastro per far costruire una torre di controllo, e infine nella taverna. Nella taverna, chiese al proprietario…:-Ciao, come va?-:-Principe è un piacere vederti, io sto bene e voi?-:-Male, come vede non c’è mio padre e ne ho approfittato per scoprire chi era quel pirata che uccideva le persone, lo trovato, mi ha confessato tutto,ma c’è stata una cosa che mi ha colpito ed era quella che tu eri suo complice, tu sei venuto per la prima volta solo per essere complice?-:-Ti posso spiegare: sono stato condizionato, quando Barbanera mi ha ricattato, circa un mese fa, voleva sterminare me e la mia famiglia ma temo che finito il lavoro uccida me e la mia famiglia-:-Il lavoro consiste nel corrompere tutta San Juan per poi riunire un grande esercito per attaccarla così sarà sua-:-Si proprio così, ma tu come fai a saperlo?-:-Abbiamo catturato il pirata che faceva continue vittime-:-Lei e chi?-:-Io e Galiando-. Il principe lo portò nella cella, cercò a lungo anche il pirata ma senza risultati, ma uno si lo trovò morto, andò da Galiando e gli disse:-Perché lo hai ammazzato?-:-Ammazzato chi?-:-Lo sai il pirata perché?-:-Perché ha ucciso mio padre-:-Dovevo metterlo in cella, è possibile che non capisci mai-:-Ha ucciso mio padre cosa avrei dovuto fare?-:-Consegnarlo a me, ti dovrei mettere in cella lo sai?-:-Si lo so e se vuoi fallo subito io ho vendicato mio padre mettimi pure in cella-:-Per questa volta chiuderò un occhio-. Il principe tornò al palazzo ma una notizia lo sconvolse:-Principe notizie da l’Avana-:-Belle o brutte?-:-Brutte-:-Parla-:- Ok il vicerè ha ordinato di mettere in prigione suo padre-:-Che cosa?-:-Proprio così è in prigione ora-. Il principe partì per l’Avana, ma lungo andare avvistò una nave francese tutta infuocata, il principe si avvicinò e vide un intero battaglione sterminato, ma il principe continuò il suo viaggio per l’Avana. Arrivato andò nel tribunale a parlare col padre:-Figliolo salvami per favore non ho fatto niente, sono innocente-:- Vorrei padre ma non ho uno straccio di prova non posso farti uscire-:-Vero non puoi, mi fanno stare qui tre anni-:-Padre forse posso farti uscire, ricordi Ferdinando Banderaz, ci deve un favore, forse questo sarà il tipo di favore-:-Hai ragione vai-. Il principe andò nella taverna a cercare Ferdinando ma si avvicinò un pirata che gli disse:- Vorresti fare uno scambio, il tuo convoglio per il 40% del mio bottino ci stai?-:- No non ci sto e ora fammi andare-, quando si liberò di quel piratasi sedette vicino a Ferdinando:-Ciao Ferdinando mi serve il tuo aiuto per una cosa estremamente importante-:-Principe buongiorno, cosa posso fare per lei?-:-Mio padre è in prigione per una cosa che non ha fatto dobbiamo scagionarlo, ora vado a chiedergli cosa avrebbe combinato tu resta qui-, il principe parlò con suo padre che gli disse:-La corda qui è molto importante prenderla dai mercati generali per un favore al vicerè non mi sembra reato, solo che il vicerè mente e quindi sono costretto a stare qua-:-Non ti preoccupare padre ti scagioneremo-, andò nella taverna ma non di Ferdinando nessuna traccia:- Ferdinando, Ferdinando-, ma Ferdinando non c’era. Andò al porto e vide una nave pirata salpare insieme a lui, allora prese la nave da guerra e lo seguì, a metà strada, il pirata sparò i cannoni e mancò di un pelo la nave da guerra del principe, allora il principe sparò i cannoni e la prese in pieno, poi si avvicinò e saltò sull’altra nave ma l’equipaggio dell’altra nave era maggiore del suo, ma l’esperienza del principe era ben più di quella del pirata, il principe prese la sciabola e lo trafisse, il cuore si spezzò e il pirata morì, il principe prese Ferdinando e lo portò nella sua nave e sopravvisse pure l’equipaggio. Quando arrivarono a l’Avana, andarono nel cortile e videro il re che stava per essere ucciso:-Dobbiamo pensare a un piano per evitare che uccidono mio padre-:-Colpiamoli ho il fucile-, il principe prese la mira per colpire il boia, ad un certo punto il boia cadde a terra con il sangue da tutte le parti, tutti si allarmarono e subito il vicerè fu colpito da un colpo ma non morì, un colpo li trafisse la testa e morì. Il principe si avvicinò al padre e lo liberò, ma ad un certo punto si sentì uno sparo, era stato Ferdinando che aveva ucciso una guardia. Ritornarono a San Juan, e videro un convoglio militare francese infuocata, era la stessa che il principe aveva visto:-Ma è la stessa che ho visto prima, allora è stato veramente Barbanera-:-In che senso?-:-Quando stavo venendo ho visto questo convoglio militare francese infuocato, è stato Barbanera, ci posso giurare-:-Calmati, non possiamo farci niente-. Intanto Barbanera stava discutendo con suo padre:-Come darebbe a dire che non posso governare e lasciare il regno a te-:- Te lo detto mille volte ora ci sono io e governo io capito-:- No te lo proibisco, non puoi governare tocca a me e cosa faccio io-:-Tu fammi pensare…… a si vivi da persona comune-:- Questo è troppo anche per te che sei mio padre, il re avrebbe fatto meglio a eliminarti-:- Non dire sciocchezze-:- Va bene- Visto che sono io a governare, portami un bicchiere di vodka-, andò a prenderlo ma dentro mise anche del veleno, glielo portò e morì subito. Il giorno dopo partì per andare a conquistare la Francia ma incontrò le navi inglesi e spagnole, Barbanera si avvicinò e disse:-Piaciuto il convoglio militare francese infuocato?- il re disse, minaccioso:- Non scherzare, questo è troppo cosa vuoi da noi?-:-Sapessi cosa voglio da voi, la vostra città e ora vado a conquistare la Francia-:- Non così in fretta-disse il re della Francia con la sua nave armatissima:- Cosa fai tu?-:-Vi conquisto-così dicendo i cannoni spararono da destra, da sinistra e anche davanti,ma anche dietro, la nave francese affondò dopo pochi colpi e il re della Francia stava nuotando ma un proiettile lo colpì e lui sprofondò, le navi spagnole sprofondarono e rimase solo la nave inglese che fu l’unica più resistente. Gli inglesi si ritirarono ma Barbanera gli inseguì:- Ah ah non mi scappate ah ah-, il re ebbe un’ idea e ad un certo punto gettarono l’ancora e la nave si fermò, ma la nave di Barbanera era troppo veloce per fermarsi quindi si scontrarono:- Veramente pensate di farla franca così? Non ci riuscirete!-, Barbanera furbo sparò con i cannoni che aveva davanti per rompere la nave e per farsi spazio,:-Oh no padre ci sta rompendo la nave fai qualcosa!-:-No non dobbiamo fare niente, rompendola poi non potrà più sparare perché finirà le palle di cannone-:-Padre hai dimenticato che a altre palle di cannone-:-Non ti preoccupare ho pensato pure a quello, ora!-al suo via i soldati spararono proiettili e i pirati morirono uno a uno, ma Barbanera, era nascosto nella cabina quindi non lo beccarono. Barbanera si ritirò ma gli inglesi avevano vinto la battaglia ma la vittoria era ben lontano da essere vinta. Arrivati a San Juan, il re posizionò vicino al porto delle torri di guardia, ad un certo punto arrivò un commerciante che disse al re:-Sire le interessa 90 di corda e 100 di carne, mi deve pagare però 2500 oro che ne dice?-:-Un bello dico l’affare ma non posso siamo in un momento critico grazie lo stesso-:-Non si preoccupi-, il principe era con il padre a studiare un piano:-Padre se lasciamo che lui ci attacchi ci siamo rinforzati-:-No pessima idea dobbiamo ancora rinforzarci- continuarono a pensare quando qualcuno bussò alla porta, era il maggiordomo:-Non ti avevo licenziato?-:-Si ma il principe mi ha riammesso-:-Avanti padre lo hai detto pure tu che è stato un attacco di rabbia-:-Va bene sei riammesso-:-Grazie!!!-, se ne andò e loro ricominciarono a pensare:-E se useremo uno come esca però non morirà, così Barbanera verrà e noi lo finiremo-:-No non può andare è furbo non ci cascherà mai-:-Ci sono una spia mi ha riferito che domani notte verrà qui un pirata, tu lo ucciderai ti travestirai e andrai nella nave di Barbanera, una volta in città sarete soli e lo ucciderai-:-Potrebbe funzionare ma perché proprio io?-:-Perché tu sei il più forte e poi sei già andato conosci il posto e poi tu sei l’ultima persona che lui penserebbe di ucciderlo-:-Va bene ci sono delle prove ma non voglio farlo, è troppo rischioso-:-Su avanti è per il tuo paese, fallo per me-:-Ma de mi scoprisse?-:-Ci saranno delle navi attraccate al porto userai quelle per scappare-:-Ma lui mica è stupido sa che sono navi inglesi-:-A questo penserò io tu devi fare solo quello che ti ho detto-:-Ma padre non saremo mai da soli, come farò ad ucciderlo?-:-Dobbiamo fare in modo che esca un ufficiale-:-E come me lo spieghi-:-Non lo so ora, se tu mi daresti una mano a pensare forse ci riusciremo……no c’è tempo dovrete restare soli in un modo o nell’altro- La mattina dopo, il principe si alzò con la luna storta, ma il re lo calmò:-Sta calmo vedrai che non morirai-, andò nella taverna e vide tutto sotto sopra, non c’era nessuno, andò a dirlo al re:-Padre nella taverna è tutto sotto sopra, vieni a vedere-, quando lo vide si spaventò, tutto era sotto sopra: le sedie erano rotte, i tavoli erano bucati e messi malissimo, il bancone era tutto rotto e ciliegina sulla torta il nuovo proprietario giaceva in fin di vita ma respirava ancora, subito un colpo in testa lo ammazzò:-Ma cosa?- si girarono e videro un pirata con un fucile in mano:-Ma padre non hai detto che passava stasera?-:-Si lo detto ma Barbanera deve averlo scoperto- subito il pirata sparò ma il principe lo schivò, prese la sciabola e gliela lanciò mancandolo per un pelo:-Non mi hai beccato per un pelo devo considerarmi fortunato ah ah- ma il re furbo mentre parlava prese la sciabola, gliela lanciò beccandolo in pieno petto:-Come…avete …potuto ahhhhhhhhhhhhh- cadde a terra morto tutto sanguinante.:-Ora come facciamo a travestirci?-:-Travestiti non puoi-:-Si tutto sanguinante, tanto Barbanera è stupido non se ne accorge-:-Lo laviamo-:-Ma fammi il piacere- così dicendo se ne andò tirando un calcio al pirata morto, il re allibito se ne andò nel suo palazzo, chiamò la serva e lavò il vestito che venne come nuovo, andò dal principe e disse:-Travestiti avanti-:-Ma padre come hai fatto-:-Abbiamo dei buoni servi-:-Mi travesto!- si travestì e sembrava proprio un pirata. Venne la notte e il principe si imbarcò nella nave e fece di tutto per restare solo con Barbanera:-Signore…venga…venga a bere un po’ di vodka-:-No grazie basata vodka fino a stasera-:-Dannazione-:-Hai detto qualcosa?-:-No no-, il principe consigliò a Barbanera di fare un ballo di ubriachi:-Ma per favore, sono Barbanera il pirata più geniale, certo che accetto-:-Fantastico!Lo dico agli altri-, avvisati gli altri pirati, il principe, andò da Barbanera e gli chiese:-Signore, è tutto pronto, manca solo della buona grappa-:- C’è l’abbiamo, inoltre abbiamo cibi prelibati-:-Bene vado metterli nella sala-:-No!!!Vado io-:-Va bene-quando andò a prenderli il principe lo seguì:-Devo sapere cosa c’è nella sua camera-quando sentì i suoi passi si mise davanti alla porta di fronte facendo finta di nulla, dopo che Barbanera passò il principe entrò e vide tanti gioielli ma la cosa lo colpì di più fu il manoscritto rubato al padre molto tempo prima. Appena lo vide, strinse i pugni e lo prese, Barbanera entrò e lui si nascose, cercò il manoscritto ma non lo trovò. Il principe andò sul ponte e, vide Barbanera arrabbiato:-Signore…cosa…è successo?-:-Ahhhhhh qualcuno ha rubato ilo manoscritto di Harry Smith, se lo becco lo ammazzo-:-Allora mi dovrai ammazzare, sono stato io a prenderlo, per pulire la stanza, ora te lo do-gli diede un manoscritto falso e sapeva che quel momento non l’avrebbe aperto, Barbanera andò sul ponte ed iniziò la festa, in quel preciso momento il principe andò nella stanza di Barbanera, frugò e trovò molti manoscritti ma non gli interessarono, l’unica cosa che andava cercando era lo scrigno del tesoro nonno, lo trovò; lo prese e andò furtivo sul ponte senza essere visto, avvistò le navi, gettò lo scrigno in acqua ma a fermarlo fu Barbanera:-Pensavi che fossi così stupido da non accorgermi che il pirata eri tu principe, ora posa lo scrigno e girati-:-Non ci penso nemmeno!-:-Sai tu sei il primo che mi sfida-:-Si dice o non si dice che c’è sempre una prima volta?Si dice quindi c’è sempre una prima volta-:-Basta con le ciance, duelliamo ma questa volta è definitiva!-:-Ci sto!-i due duellarono furiosamente e gli altri pirati guardarono tifando Barbanera:-Non…male come duelli…ma ti…manca un piccolo particolare…io sono il più forte-:-Sbagli…non sei il più forte…il più forte sono io-:-Ma non farmi ridere…tu non sai fare del male ad una mosca-. La lotta continuò per ore, ma a farla finita furono delle luci, il principe e Barbanera, andarono vicino e videro una grande nave appartenente a Henry Avery, un pirata valoroso nato in una famiglia nobile ma decise di diventare a causa della morte del padre, se incontra un convoglio nel suo cammino lo distruggeva, ma Barbanera rimase fermo, sena aver paura e insieme il principe, ad un certo punto il principe e Barbanera si guardarono in faccia presero il fucile e spararono i soldati di Henry Avery, il principe disse:-Barbanera non ci crederai ma dobbiamo allearci per sconfiggere questo pagliaccio-:-Non ci penso neanche, non posso-:-Perché?-:-Perché non voglio e poi siamo nemici mortali, neanche morto-:-Va bene, vorrà dire che lo sconfiggerò da solo-:-Va bene basta che la finisci, forza facciamoli vedere!- i due saltarono dalla nave, un salto che nessuno potrebbe fare, ecco che il pirata dei sette mari fu pronto per uscire dall’anima del nobile principe, atterrarono e con la sciabola tagliarono tante mani, teste, braccia e tante altre cose:-Tu sei un pirata,c’è l’hai nel sangue-:-Forse hai ragione- un pirata fece per infilzarlo ma il pirata dei sette mari ovvero John Smith si scansò e gli taglio la mano che esplose e schizzò un mare di sangue, Barbanera taglio la testa a un pirata:-Ehi Barbanera io ne ho ammazzati 27-:-Io 30-John Smith allora prese un’altra sciabola e cominciò ad ammazzare altri pirati. Il pirata Henry Avery si ritirò, Barbanera e John Smith li lasciarono andare. John parlò con il padre:-Padre, ho scoperto che…sono un pirata-:-No,no,no,non può essere tu sei mio figlio-:-Padre ho vissuto anni che non dimenticherò mai però ora vivo da pirata, vieni anche tu con me-:-Non posso e non voglio, tu lurido pirata, il mio affetto non è servito a niente?Non diventerò un pirata,preferisco morire, tu fai pure, non mi devo intromettere, ma non chiedermi di venire con te perché la mia risposta è no!-:-Padre il tuo affetto è servito ma può essere divertente-:-Come puoi pensare che una vita da pirata è divertente, solo il pensiero mi fa venire da vomitare, mi fai schifo, mi vergogno di averti educato-:-Non credi di aver esagerato con le parole-:-No!E ora devo andare nella mia città-. Ritornato a l’Avana, andò nella stanza di John e disfò il letto, uscì dal palazzo e andò nella taverna a bere un bicchiere di grappa:-Un bicchiere di grappa per favore-:-Signore, e la seconda volta che viene qua in tanti anni-:-Ho perso un figlio-:-Vuole dire che…il principe è morto?-:-No stia calmo, è diventato un pirata-:-Questa si che è bella e perché?-:-Diciamo che si è sottratto a me, dopo una battaglia contro Henry Avery-:-Oh santo cielo Henry Avery, è un grande pirata-:-Lo so, e si è pure alleato con Barbanera-:-E certo è forte Henry Avery-:-Ma cosa stai dicendo lo so è forte ma io e lui potevamo farcela-:-Non credo lei non è abbastanza forte, insomma lui è robusto, secondo me a fatto bene-:-E con questo cosa vorresti insinuare!!!-:-N…n…niente…Ah…ah vado- il re se ne andò nel suo palazzo. Intanto Barbanera e John stavano seduti sulla poltrona a discutere:-Non posso chiamarti John sembri quello di prima, invece tu sei un pirata-:-E come devo chiamarmi?-:-Fammi pensare……-:-Perché non semplicemente John Smith!- Si suona bene-, John Smith e Barbanera solcarono mari e conquistarono, un giorno si fermarono a Harrington, una città raffinata con strade d’oro, il palazzo del vicerè era tutto dorato e c’erano guardie dappertutto, perfino fuori dalla taverna, ma la non conoscevano Barbanera, quindi passeggiarono tranquilli, e giunti al palazzo la guardia non li fece entrare:-Ehi John, quella guardia non ci fa entrare dobbiamo corromperla, so già come fare….John dove sei- ma lui era già andato a corromperla:-Se tu ci fai entrare ti diamo 250.000 di oro-:-Va bene però dovete darmeli-:-Si si non ti preoccupare-entrarono e videro il vicerè:-Benvenuti, chi siete-:-Io John e lui è Edward Teach-:-Entrate-:-Perché dovevi usare il mio vero nome?-:-Non ha senso Barbanera, non è un nome, è un soprannome-:-Allora lavorerete per me?-:-Perché no, dai il primo incarico-:-Dovete attaccare San Juan-:-San Juan?-:-Si e ammazzare il vicerè- Barbanera vide la faccia di John e disse:-Rifiutiamo, nessun altro incarico?-:-Si ci sarebbe,nella taverna di Santiago c’è un commerciante irritato, lo voglio qua prima del 9 luglio-:-Questo 9 luglio?-:-Si-:-Lo consideri fatto, andiamo!-, si misero in viaggio per Santiago:-Meno male che non abbiamo accettato di uccidere tuo padre-:-Si meno male-:-Ma non hai detto che non ti importava niente di lui?-:-Si lo detto ma non ho detto che potevamo ucciderlo-:-Va bene-arrivati a Santiago verso mezzanotte, andarono nella sua casa riconoscibile perché sopra la porta c’era scritto “Casa di un commerciante irritato”:-Chissà perché ha scritto commerciante irritato, poteva scrivere il nome-:-Non lo so però ora andiamo- aprirono la finestra ed entrarono, videro il commerciante; lo presero; uscirono e lo caricarono nella nave e partirono. Verso le 8.00 del mattino arrivarono a Harrington, portarono nel palazzo il commerciante e il vicerè disse:-Bel lavoro!Ne accettate un altro?-:-No basta grazie lo stesso, ma ora di che cosa ne fate di lui?-:-Lo uccidiamo-:-E che cosa vi ha fatto?-:-Niente mi diverto potete andare, a meno che non vorrete assistere alla sua uccisione-, il commerciante (che si era già svegliato)disse:-No, io non ho fatto niente, sono innocente-:-Ehi Barbanera salviamolo non ha fatto niente-:-Sono d’accordo- il vicerè prese la sciabola, gliela puntò ma Barbanera e John presero la sciabola e gliela puntarono:-Prova a far del male a questo commerciante e ti ammazzo!-:-Su toglietevi di mezzo-, così dicendo ferì John:- Ahhhhhhhhhhh, tu lurido vicerè sei pronto a morire!-, lo buttò a terra e lo infilzo, ma era ancora vivo, allora Barbanera e John lo infilzarono:-Ahhhhhhhhhhhhhh-, morì sputando sangue. Il commerciante disse:-Grazie, come posso ripagarvi?-:-In oro-:-Quanto ne volete?-:-Anzi ho cambiato idea, quante navi hai?-:-Ne ho 5, ma a voi non interesserebbero-:-No, a noi interessano, quali?-:-Una fregata militare per difendermi, un flute, una caravella, e due galeoni-:-Bene, puoi darmele?-:-Si ma io-:-Ti troverai altre navi, forse a…Maracaibo-:-Si si può fare, affare fatto-Sbarcati a Santiago, il commerciante consegnò tutte le navi e il potere di John e Barbanera salì di parecchio, di nuovo solcarono i mari, si fermarono ad Algerian, la visitarono e videro cose belle, il capomastro tutto arredato, il porto spettacolare e dalla taverna venne un odorino dolce e invitante, entrarono e videro dolci, torte e tante altre cose, John disse:-Ehi Barbanera e ora di mettere su qualche chilo-:-Hai ragione, addosso!-urlò Barbanera lanciandosi sul tavolo, il proprietario li guardò male, li prese e li buttò fuori. Ripartirono e andarono a San Juan, sbarcati girarono di qua e di la come se avessero perso qualcosa, ad un certo punto videro in lontananza il re, ma John gli andò vicino e gli disse:-Il fatto che siamo in conflitto non vuol dire che non posso entrare nella mia città-:-Io non ti ho detto nulla e comunque non è la tua città-così dicendo se ne andò. Andarono nella taverna e videro una bella fanciulla della sua età, gli si avvicinò e disse:-Ciao come ti chiami?-:-Mi chiamo Laila, ma lei non è il principe John Smith?- a quella domanda lui si paralizzò, non sapeva cosa dire il fatto che lui era un pirata forse quella fanciulla poteva spaventarsi e non parlargli più ma lui sapeva che non dicendo la verità la brutta coscienza lo accompagnava per tutta la vita dandogli il tormento allora disse:-Si sono io-. I due andarono a farsi una passeggiata, mentre Barbanera geloso, disse ai suoi amici che era un pirata, poi entrò nel palazzo del re e strappò tutti i documenti incolpando John. Alla fine fece una cosa davvero spregevole, incendiò tutta la città incolpando ovviamente John. Alla fine della passeggiata John disse a Barbanera:-Fermiamoci qui per un mese poi ripartiamo-:-Si stiamo un altro po’ un mese basta-disse con una risatina maliziosa, a tarda sera andarono a dormire, ma videro che il letto era bruciato allora andò a dormire in nave. A notte fonda come vi ho detto prima incendiò la città mettendo la torcia vicino al letto di John ovviamente spenta:-Ora è mia, manca solo la ciliegina sulla torta ah ah-. La mattina dopo, John si alzò e vide tutto bruciato, gli abitanti infuriati, il re disse:- John come hai potuto, siamo in conflitto ma non devi bruciare tutto, sarai punito per questo, in pasto alle belve-:-Non sono stato io, lo giuro-:-Abbiamo le prove, Barbanera mi ha portato la torcia che hai usato-, John guardò Barbanera e disse:-Come hai potuto, sono stato gentile con te-:-Tutto è lecito in guerra in amore-:-Per lei, sei geloso, da te non me l’aspettavo-:-Si hai ragione, sono geloso, è bella tu cosa avresti fatto?-:-Cosa avrei fatto, ammettere che cosa ho fatto ed evitare che il mio amico veniva dato in pasto alle belve, ecco cosa avrei fatto-, Barbanera disse:-Lasciatelo, quello che ha fatto tutte queste cose sono io, prendete me-, i soldati lo lasciarono e presero Barbanera:-Sire non sei contento, il famoso pirata Barbanera sta per essere ammazzato, oppure hai cambiato idea-:-Per niente, non datelo in pasto alle belve, fucilatelo-:-No fermi, se ammazzate lui dovrete ammazzare anche me-disse con decisione John, il re:-Per me va bene, fucilate anche lui-, i soldati li portarono in una zona deserta, li misero in posizione, il re urlò:-Puntare, mirare…-ma la parola fuoco non la disse perchè uno sparo echeggiò per tutta l’area, un soldato cadde a terra e dal bosco poco lontano uscirono dei pirati, decisi a liberare John e Barbanera. Appena liberati, aiutarono i pirati, John si trovò di fronte al padre, alzò la sciabola e corse verso di lui ma il re lo schivò quindi iniziò il duello:-Come hai potuto sottrarti alla tua famiglia, se la vita da pirata ti piaceva tanto, io non ti accudivo-:-Mamma non c’è più, non siamo una famiglia-:-Però potevamo provarci, così almeno darebbe stata fiera di noi-:-Potevamo però non volevo-, il padre si fermò e John lo ferì:- Ahhh uccidimi, fallo e il tuo momento- John fu obbligato a scegliere, strinse i pugni e disse:-Mi dispiace padre ma devo farlo- alzò la sciabola e proprio quando lo stava per uccidere il re disse:-Allora hai deciso di uccidere tuo padre per amore della vita da pirata-, ad un certo punto John si fermò, guardò Barbanera combattere e disse:-Sai non è terribile come sembra- appena finita la frase un pirata piombò addosso al re ma John lo buttò per terra:-Vattene e non farti più vedere vicino mio padre-:- il pirata se ne andò:-Perché hai deciso di difendermi?Pensavo che fossimo nemici-:-Un attimo di amore familiare tutto qui-:-Amore familiare, non farmi ridere, non ritorneresti con me neanche morto-:-Ho detto un attimo, non per sempre-:-Va bene, prendi la ciurma di pirati e sparite, se vuoi ampliare il conflitto allora non sei più mio figlio, per me ora sei estraneo-:-Padre non dire così sarò sempre tuo figlio, forse nell’aldilà ah ah ah ah-:-E io che pensavo che tua madre avrebbe mantenuto la promessa-:- Ah ah…aspetta quale promessa?-­:-Lascia stare non ti interessa-:-Non puoi dire così-:-Certo che posso, non sei più mio figlio-:-Cosa cambia, lo ero prima-:- Sfortunatamente non si può tornare indietro nel tempo, per te intendo e ovvio-:-Non puoi dire così è mia madre, sono tuo figlio e ho il diritto di saperlo-:-Errore lo eri ora non più-. Il mattino dopo John accese il fuoco, prese un foglio su scritto la prova tangente dell’affidamento del regno e lo bruciò, entrò Barbanera e disse:-Per me essere un pirata è facile, sono nato in Inghilterra si ma sono sempre nato da pirata, sono cresciuto da pirata e sto vivendo da pirata, per te è difficile, credo che non sei ancora pronto per essere un pirata-:-Aspetta, ho litigato con mio padre, ho bruciato l’unica prova che mi permetteva di essere re-:-Come, hai bruciato l’unica prova che ti permetteva di essere re? Ma è una cosa assurda, io non lo farei mai-:-Mai neanche per un sogno nel cassetto che aspettavi che si aprisse-:-Vedi essere un pirata non è un sogno, anzi certe volte è una tortura-:-Una tortura, ma puoi fare quello che vuoi-:-Si questo è vero però devi sempre scappare come un fuorilegge, non puoi bere una birra che ti scoprono e scappano poi devi sempre uccidere-:-Ma non ne vai fiero?-:-No, però devo farlo per forza, quanto vorrei essere come te, il padre re, tu che poi lo diventi, tutti i sudditi che sono al tuo servizio, quello che mi ritrovo io è solo un covo, una città anche se è di mio padre e basta, sei stato viziato io no…però che ci vuoi fare, a proposito pensaci, è dura essere un pirata-. John ci pensò a lungo, andò da Barbanera e disse:-Barbanera senti: io sono e sarò un pirata-:-Bene però sappi che sarà dura-, Barbanera andò sul ponte a pensare a tutto quello che lo legava ad essere un pirata, strinse i pugni, guardò il cielo e urlò a pieni polmoni. La mattina dopo si avvicinarono con la nave e attraccarono a Margarita, Barbanera si mascherò per non farsi vedere, John andò e gli disse:-Barbanera senti… io non sono pronto ad essere un pirata, devo ritornare da mio padre, non cercare di fermarmi perché non puoi……be allora… ciao-. Comperò una nave e partì, attraversò di tutto e di più, però alla fine giunse a destinazione, scese, entrò nel palazzo e quando si trovò vicino al padre gli disse:- Padre io starò qui al tuo fianco per sempre, daremo la caccia a tutti i pirati, ho abbandonato Barbanera per venire qui a stare con te-, il padre:- Sul serio?-, John:- Si sul serio-, il padre pieno di gioia:- Ma è fantastico, il mio ragazzo si è messo la testa a posto, sai che cosa facciamo? Uccidiamo Barbanera-, John:- Ma come…… va bene padre uccidiamolo!-. Ma fu troppo tardi perché Barbanera arrivò sparando cannoni all’impazzata. John e il padre presero i fucili e cominciarono a sparare i soldati di Barbanera, Barbanera scese dalla nave e puntò il fucile al padre di John. Ad un certo punto sbucò il padre di Barbanera che puntò il fucile a John:- Bene, bene, bene, guarda chi si vede per la seconda volta- disse il padre di Barbanera, John:- Ma tu non eri morto?-, il padre di Barbanera:-Ti prego, io non sono morto, se no non sarei qui-, partì uno sparo, diretto a Barbanera, cadde morente in terra, sfoderò la sciabola facendo avvicinare John:- Prendila… uccidimi per favore… non posso continuare a vivere, non posso continuare ad amare mio padre giacendo morente in terra di un traditore, non posso alzarmi, non posso ucciderti, non posso alzarmi e ucciderti perché non voglio sporcarmi le mani di sangue di uno come te, uccidimi… ti prego- disse Barbanera, John prese la sciabola, la alzò e…lo uccise. Il padre di Barbanera era sul punto di spararlo quando il padre di John lanciò la sua sciabola prendendolo al cuore, cadde in terra e mori, ma il re continuò a spararlo per essere sicuro che morì. Passarono due anni e fu il 1720, quando Barbanera morì nel 1718, John seppellì la sua passata vita da pirata, Barbanera una volta gli disse che sarebbe diventato “ il pirata dei sette mari “, ma lui non lo diventò. Il padre diede a John un foglio con su scritto la prova tangente dell’affidamento del regno quando il re morì. Passarono anni e il re morì e John diventò re, ma terrà il ricordo di suo pasdre, ottimo esempio per lui. Andò vicino alla tomba del padre e disse:- Padre fra un po’ ci rivedremo, ma devo aspettare ancora… ancora…ancora-.

3 Commenti a “Il pirata dei sette mari”

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