EPITAFFIO PER UN UOMO CONTENUTO
Pubblicato da manu il 19 giugno 2009
A quarant’anni non aveva una ruga, sorrideva con un lampo di luce negli occhi, la sua irritazione era un’ombra, che gli attraversava lo sguardo un istante e veloce passava.
Morì gettandosi da un palazzo ed una grata gli stampò sul viso rughe profonde.
19 giugno 2009 alle 19:53
Ciao Manu! Benvenuta!
Questo tuo è forse un pochino troppo breve…aspetto qualcosa di più sostanzioso per darti un parere!
Ciao! A rileggerti presto!
Emmaus
22 giugno 2009 alle 09:47
Ciao Manu,
come ti ha detto già Emmaus forse questo racconto è un pochino breve, ha tutta l’aria di essere una “short stories”. Conosci questo termine? Sono storie di una riga, o quasi. Sembra semplice ma far provare qualcosa al lettore in così poco spazio non lo è, tu ci sei riuscita.
A presto
Fabio
29 giugno 2009 alle 18:13
Sono d’accordo con Fabio anche se mi sembra quasi un epitaffio per la nostra società dell’apparire, di cui è appena morto un esponente, forse, di punta.
24 settembre 2009 alle 22:05
Molto molto incisivo. Tre righi che, senza parere, scavano. Tre righi che sono come la grata di cui raccontano.
Mi piacciono le cose che mi danno da pensare.