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NORMA JEAN

Pubblicato da meled il 5 luglio 2008

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NORMA JEAN

Addio Marylin,

occhi tristi, vita bruciata,

inutili capelli, sciocchi sorrisi.

Di te hanno intravisto la luce,

ma l’essenza sfumava

nel divenire ridicolo di sciocche parole,

di sogni di cellophan,

di colori buttati.

Addio Marylin,

occhi bruciati, vita triste

seno pieno e vuoti giorni.

Poche le tue scelte:

forse una sola.

Di inutili speranze i tuoi trent’anni

pieni dei sogni di bambina.

E tu sola sempre, sempre.

Addio Norma Jean

Occhi tristi, vita bruciata,

gambe lunghe, disperazione infinita.

Corpo desiderato da tutti,

anima che nessuno voleva.

Ora gli occhi sono chiusi e la vita è finita,

ora abbracci la tua solitudine,

ma, forse non sei più sola.

5 Commenti a “NORMA JEAN”

  1. caterina dice:

    mi sento in colpa per non riuscire piu’ ad apprezzare i fiumi di parole spesi sulla Monroe.
    nulla di personale con l’autrice di questo cmponimento ma forse proprio l’inflazione dei tanti versi a lei dedicati, mi rendono leggermente distaccata e non mi emoziono.
    o forse , nn sapendo scrivere le poesie, non riesco ad entrare in profondita’.
    :)

  2. bernardodaleppo dice:

    Avevo quasi 11 anni quando Marilyn morì e lo ricordo come il primo lutto umano della mia vita, non so proprio spiegarmi perché, non ero un suo fan in modo particolare. Chissà cosa colpisce un bambino? Cosa ha colpito te Meled adulta per farti scrivere “hic et nunc” questi versi, piani, ma molto coinvolti?

  3. meled dice:

    Ciao Bernardodaleppo :-)
    Marilyn era speciale.
    Una storia particolare. Ma sopratutto un simbolo.
    Io vedo in Norma Jean tutte le donne speciali costrette ad essere banali per sopravvivere. Ma che malgrado cio’ rimanendo uniche e dignitose.
    Vedo tutte le donne sole, perchè cercano qualcosa di vero e non si accontentano di fingere.
    Vedo orgoglio e amore. Vedo l’immagine della donna che non cede, che non si accontenta di vuote banalità che cerca, sempre, sempre, sempre.
    Non ti ha colpito come Helton Jhon abbia “riciclato” la sua Candle in The Wind, sctitta per Marilyn per Diana d’Inghilterra? Non è certo un poeta a cui mancano le parole o l’ispirazione. sopratutto per una amica come Diana.
    E stata una scelta la sua. Perchè furono due donne simili.
    Comunque la mia poesia fu scritta nel 1977

  4. bernardodaleppo dice:

    Cara Meled, ho quasi smesso di usare i termini “uomini” e “donne” come categorie comportamentali, mi sembra che siano poco diverse le generalizzazioni sugli uomini che fanno le mie amiche da quelle che sulle donne facevo anch’io con i miei amici, forse l’incidenza % di certi comportamenti è lievemente differente, ma non in modo sostanziale.
    Purtroppo, o per fortuna, abbiamo a che fare con umani e c’è chi si contenta per paura, chi si contenta perché è capace di vedere le piccole cose, quindi forse è contento, chi si contenta per pigrizia, chi si contenta per disperazione e chi per superficialità; d’altra parte c’è chi è scontento perché, in dissidio con se stesso, non trova pace e vorrebbe sempre essere altrove e chi vorrebbe vivere sempre al massimo e non sa camminare in silenzio, ascoltando la brezza che sfiora le orecchie distinguendo il canto lontano del fringuello…
    Non mi ha colpito Helton Jhon perchè io sono quasi amusicale e non saprei citare nessuna delle sue canzoni. Sulla somiglianza tra le due donne può darsi che tu abbia ragione, entrambe entrarono in giri di potere e di interessi nei quali i sentimenti contano poco e che io non conosco direttamente, non so se e come avrebbero potuto allontanarsene senza farsene stritolare, cose simili sono successe anche ad alcuni uomini, spesso però in questa recita delle parti gli uomini hanno assunto la parte dei carnefici piuttosto che quella delle vittime, ma rispetto al disagio e alla ricerca della propria via non bisogna dimenticare che se è + alto il n° di tentati suicidi di donne, tra i suicidi riusciti il n° degli uomini è oltre il triplo di quello delle donne. Il disagio del vivere ci accomuna e a volte chi sembra meglio “adattato” è pronto a esplodere.
    Ciao

  5. wildant dice:

    io non riesco a vedere marylin come simbolo di qualcosa perchè di fatto non so chi era…. i media ci hanno proposto l’immagine dell’oca tutta curve… sempre i media ci hanno proposto l’immagine di un’intelligenza misconosciuta… e sempre i media hanno parlato della sua disperata ricerca d’amore….(che mi sfugge come si possa pensare che tale ricerca possa fruttuosamente essere condotta tra i corridoi della Casa Bianca presente e allora probabile futura)…non so… non so cosa si possa leggere nello sguardo di una fotografia .. tuttavia un simbolo è un simbolo, non necessariamente un’immagine reale e ognuno di noi spesso trasferisce su qualcosa al di fuori di sè i propri pensieri o le proprie inquietudini…
    i versi di meled mostrano quanto la storia di norma jean la coinvolga, e in questo sono molto efficaci.
    il mio primo lutto umano è stato john kennedy …mi colpì in modo profondo, anche se a 10 anni sapevo appena chi fosse….

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