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In bicicletta a scuola

Pubblicato da mostarda il 27 settembre 2008

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Perchè

quella portiera aperta?

Dov’è

la pazienza, la speranza?

Come siamo stronzi

e fragili.

Senza la distanza

la sicurezza è vaga.

Doppie frecce in doppia fila

casseforti a quattro ruote.

E bianchi furgoni noncuranti

diventano neri carri funebri,

Dentro ci sono, ci siamo.

Fuori qualcuno guarda.

E impara

come si uccide

impara

come si muore.

Aprendo la portiera,

andando in bicicletta.

5 Commenti a “In bicicletta a scuola”

  1. bernardodaleppo dice:

    Poesia di civile protesta, bravo.
    Ho l’impressione che anche tu andando in bici abbia avuto un incontro ravvicinato con una portiera aperta da una macchina parcheggiata e per poco non ci abbia rimesso la vita… a me successe oltre 40 anni fa.

  2. mostarda dice:

    appena riesco mi muovo in bici e porto con me la mia prole.
    cerco di seguire le regole del codice stradale, peccato che parecchie auto e molte moto non facciano la stessa. Ultimamente però sto diventando meno comprensivo….

  3. andrea dice:

    Ciao mostarda, bentornato :)
    Bella questa tua. Il “finale a sorpresa” è ben preparato, e lascia un po’ con l’amaro in bocca.

  4. pietro dice:

    Se tutti andassero un pò più in bici e un pò meno in macchina anche solo per fare 2 metri…
    Bella, mi piace!
    Ciao

  5. nihil dice:

    Un’anima ferita parla di quella maledetta portiera.
    E ….

    bianchi furgoni noncuranti

    diventano neri carri funebri

    giusto, la noncuranza equivale a pensare in termine di “io” e non “noi” e a volte fa danni gravissimi. N.

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