In bicicletta a scuola
Pubblicato da mostarda il 27 settembre 2008
Perchè
quella portiera aperta?
Dov’è
la pazienza, la speranza?
Come siamo stronzi
e fragili.
Senza la distanza
la sicurezza è vaga.
Doppie frecce in doppia fila
casseforti a quattro ruote.
E bianchi furgoni noncuranti
diventano neri carri funebri,
Dentro ci sono, ci siamo.
Fuori qualcuno guarda.
E impara
come si uccide
impara
come si muore.
Aprendo la portiera,
andando in bicicletta.
28 settembre 2008 alle 2:22 pm
Poesia di civile protesta, bravo.
Ho l’impressione che anche tu andando in bici abbia avuto un incontro ravvicinato con una portiera aperta da una macchina parcheggiata e per poco non ci abbia rimesso la vita… a me successe oltre 40 anni fa.
28 settembre 2008 alle 9:14 pm
appena riesco mi muovo in bici e porto con me la mia prole.
cerco di seguire le regole del codice stradale, peccato che parecchie auto e molte moto non facciano la stessa. Ultimamente però sto diventando meno comprensivo….
1 ottobre 2008 alle 7:19 am
Ciao mostarda, bentornato
Bella questa tua. Il “finale a sorpresa” è ben preparato, e lascia un po’ con l’amaro in bocca.
27 ottobre 2008 alle 3:53 pm
Se tutti andassero un pò più in bici e un pò meno in macchina anche solo per fare 2 metri…
Bella, mi piace!
Ciao
9 novembre 2008 alle 9:49 am
Un’anima ferita parla di quella maledetta portiera.
E ….
bianchi furgoni noncuranti
diventano neri carri funebri
giusto, la noncuranza equivale a pensare in termine di “io” e non “noi” e a volte fa danni gravissimi. N.