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Che ci fai qui?

Pubblicato da wildant il 17 febbraio 2008

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E’ lì, davanti a me.
Che fare? Posso forse chiedergli “Che ci fai tu qui?”? Bella figura da cretina : lui lavora dietro l’angolo, quello di fronte è il bar del suo panino di mezzogiorno……
Cosa ci faccio io, lì, piuttosto !
I suoi occhi me lo chiedono , il suo sorriso appena immaginato risponde già alla domanda ma è evidente che non intende collaborare .
Sembra che tutti nel parco siano fermi in attesa di quel che dirò: io, seduta o forse rannicchiata su quella panchina nel sole quasi primaverile, lontana da casa e dal lavoro, non posso proprio esserci finita per caso e forse non so neppure io perchè sono lì, ma qualcosa devo pur dire a quegli occhi verdi che continuano a fissarmi in silenzio, con ironia o forse chissà, con un pò di tenerezza e di desiderio, e aspettano.
“Ciao”
“Ciao”
” Mi sembra di essere un gatto, qui al sole,mi sto rilassando, non ho più voglia di andar via ”
” E’ bello , davvero ” … oddio ma perchè non mi chiedi che ci faccio lì, così sono costretta ad inventare qualcosa ? Perchè chiacchieriamo come se fosse del tutto normale che io sia lì….perchè lasci , come sempre, che sia io a gestire la situazione, senza darmi modo neppure di intuire quali siano i tuoi pensieri?
“Hai avuto molto lavoro oggi?”
Sono qui perchè ho fatto un giro in città e mi sono ritrovata in questa zona e allora volevo passare a trovarti ma ho avuto paura di darti fastidio, in fondo sei tu che hai detto “basta” e io non ho avuto il coraggio di lottare perchè non avevo niente da offrirti e perchè mi hai detto che ti sentivi in colpa verso di lei , e così mi sono sentita in colpa anche io…
“O si , il solito casino, sono stanco, avrei bisogno di un pò di vacanza “
Sono qui perchè quando ti vedo in compagnia con gli amici non riesco a leggere nei tuoi occhi se ti ricordi di quando facevamo l’amore con la furia e l’intensità di chi lo ha desiderato per tanto tempo e poi fuggivi, come spaventato, senza una parola, senza farmi capire perchè, e non voglio neppure più chiedertelo, il perchè, solo sapere se te lo ricordi, e vorrei leggertelo negli occhi perchè le parole sono troppo difficili .
Ma tu sei impenetrabile, come sempre.
E io mi sento idiota.
“Sarebbe ora, dovresti proprio prenderti un pò di ferie”
Intollerabile vacuità del parlare del più e del meno per colmare degli spazi di silenzio che sarebbero troppo carichi di emozioni, le mie, inespresse ed inesprimibili e perciò forse ingigantite in questo autoalimentarsi.
Ma è così difficile dirsi “mi piaci, ti voglio bene, mi piace fare l’amore con te anche se le nostre strade scorrono lontane e mai più convergenti” ?
Tutta la maturità e l’esperienza data dal trascorrere degli anni e degli incontri a che serve, se tu sei lì che mi guardi , non ti sei neppure seduto accanto a me, sei ancora in piedi, forse hai già voglia di andartene, senza ancora sapere che ci faccio lì, e io sono qui ormai fusa con questa panchina e ho voglia di andarmene , perchè nei tuoi occhi non ho saputo leggere e perchè il sole non mi scalda più e ho voglia di tornare nel mio quotidiano così pieno di impegni dove contano solo i fatti e per i sentimenti non c’è tempo, perlomeno non per i miei.
Ti sei girato a seguire la corsa di un cane e io sono fuggita, sono sparita rapidamente dietro il monumento e poi una corsa e via sul primo autobus , non importa dove va, ciò che conta ora è sfumare nella memoria questo incontro che non ci ha fatto incontrare e quando ci rivedremo come al solito in compagnia so che non mi chiederai “Ma perchè sei andata via così?” e parleremo del più e del meno come se non ci fossimo mai incontrati in quel parco , come se fosse tutto normale e naturale così.
E quando mia figlia mi chiederà cosa è l’amore, non avrò risposte da darle , perchè non lo so.
Davvero, non lo so.

2 Commenti a “Che ci fai qui?”

  1. emmaus 2007 dice:

    Bello intervallare pensieri e parole. Ben riuscito. Brava Iris!

  2. meled dice:

    Come vorrei che non fosse così bello e così vero.
    Come vorrei che non capire ciò che scrivi.
    Sei sempre un’ottima “fotografa”.
    Riesci con poche righe a costriire una storia completa………e bellissima.

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