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I DONI DELLA BEFANA

Pubblicato da Domenico De Ferraro il 6 gennaio 2024

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I DONI DELLA BEFANA
Quando giunse la befana sulla terra nell’anno tremila , il mondo non era più quello che noi vediamo oggi in televisione. Era un pianeta, abitato da strani individui , per metà macchine , per metà umani , esseri speciali , tutti assai egoisti , avidi , e senza ideali. Le guerre prolificavano e la morte, decimava popolazioni intere. Le persone potevano vivere , grazie a una tecnologia avanzata. Ma la morte , non era scomparsa del tutto. Era ancora in agguato , pronta a portare distruzione e disgrazie . Le malattie erano ancora tante e si chiamavano con altro nome, ed erano facilmente prevedibile. La malattia era una parte essenziale dell’essere sano . Era la componente naturale per comprendere e riuscire ad essere immortali. Per diventare invincibili e colonizzare altri mondi.
Un giorno, un giovane uomo di nome Giorgio stava camminando per strada quando vide una figura misteriosa.
La figura era alta e snella, con un mantello nero e un cappuccio che nascondeva il volto.
Giorgio era spaventato, ma anche curioso. Si avvicinò alla figura e le chiese chi fosse.
La figura si tolse il cappuccio, e Giorgio vide che era una donna. Aveva la pelle pallida e gli occhi neri come la notte.
“Sono la Befana ,” disse la donna. “Sono qui per offrirti un dono.”
Giorgio era incredulo. “Un dono?” chiese. “Ma cosa può darmi la Befana, io , che sono stato sempre incredulo e ignorante?”
“Puoi scegliere uno dei tre doni che ti offro,” disse la Befana “Il primo dono è la vita eterna.
Il secondo dono è il potere assoluto. Il terzo dono è il dono della guarigione.”
Giorgio era indeciso. Non sapeva cosa scegliere. La vita eterna era allettante, ma anche spaventosa.
Il potere assoluto era un’idea irresistibile, ma anche pericolosa. La guarigione di ogni male era affascinante, ma anche travolgente.
“Ho bisogno di tempo per pensarci,” disse Giorgio. “Posso avere un giorno per decidere?”
La Befana sorrise. “Certo,” disse. “Hai un giorno.”
E con queste parole, la Befana svanì.
Giorgio rimasto da solo , fece ritorno a casa e ripensò a lungo ai tre doni. Alla fine, decise di scegliere il terzo dono: la guarigione da ogni male .
Il giorno successivo, Giorgio tornò nel luogo in cui aveva incontrato la Befana . La Befana era lì ad aspettarlo.
“Ho deciso,” disse Giorgio. “Voglio il dono della guarigione.”
La Befana sorrise. “Eccoti,” disse. “Ora sei il più saggio di tutti gli uomini. Poiché la guarigione ti permetterà di comprendere ogni male ”
E con queste parole, la Befana toccò la fronte di Giorgio.
Aspetta disse Giorgio . Dimmi almeno cosa diventerò.
Diventerai quello che desideri divenire .
Essere saggio mi condurrà ad essere diverso.
La diversità la troverai nella scelta delle tue azioni.
Nel tuo discendere il male dal bene.
Ma aiutami a capire
Ti ho fatto dono della guarigione , ella contiene in se ogni forma di conoscenza , cosa altro vuoi . Aspetta un istante e capirai .
Addio Ragazzo.
Cosi in un istante, Giorgio sapeva tutto. Sapeva tutto sull’universo, sulla storia, sulla scienza medica , sulla filosofia. Sapeva tutto su se stesso e sul mondo che lo circondava.
Giorgio era sconvolto, non stava più nella pelle . La conoscenza di ogni male era un dono meraviglioso, ma anche una responsabilità enorme. Giorgio sapeva che non sarebbe mai più stato lo stesso.
Ritornò a casa assai sconvolto ignaro di cosa lo avrebbe condotto ad essere quel potere , cosi fece una promessa a se stesso , con la sua capacità di guarire da ogni male , avrebbe aiutato l’umanità intera . Passato poco tempo e preso coscienza dei suoi limiti , iniziò a usare la sua capacità di guarire , uomini e donne e soprattutto bambini . Lo faceva con passione , aiutare gli altri. Divenne con il tempo e con il passare degli anni un grande scienziato, un grande filosofo, un grande medico .
Giorgio usò la sua capacità per guarire da ogni male corporale e spirituale e rendere il mondo un posto migliore. E giunto ad una veneranda età egli scelse di morire, come figlio dell’uomo. Cosi la sua storia, fu tramandata ai posteri per essere raccontata nei libri di scuola , come un esempio di concreta umanità. L’esempio di un uomo divenuto un guaritore al servizio degli ultimi, degli umili dei poverelli , di chi non possiede mezzi economici per guarire da un male antico di nome , morte.

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