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TESORO – diario di un’attesa (1a parte)

Pubblicato da giangia il 29 dicembre 2008

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30 ottobre 2007
Tesoro,
se fino a ieri eri un dubbio e una speranza, da stamattina sei una certezza: tu esisti!
Stamattina verso le 6 mamma ha fatto il test e tu sei apparso in tutta la tua vitalità.
Mamma è andata poi in ospedale a fare il prelievo del sangue per una conferma definitiva: il giorno 2 ci sarà il responso, comincia l’attesa.
Papà ha telefonato verso le 8.20 per annunciare la bella notizia e poi ha mandato un messaggio: “Fatto il test. Siamo incinta”.
Nonno è salito in camera, dove facevo i miei esercizi di respirazione, mi ha dato la mano e mi ha fatto le congratulazioni: era visibilmente emozionato. Io sono semplicemente felice.
Ci ritroveremo il giorno 2 per gli aggiornamenti.
Un bacio.

31 ottobre
Tesoro,
non resisto ad aspettare il 2 prossimo e poi comincia la curiosità: allora, sei Jacopo o Rachele? Papà mi ha detto che mamma sceglierà il nome del maschio e papà quello della femmina. Attualmente gli orientamenti sono per i due nomi che ho scritto.
Jacopo è la forma medioevale del nome Giacomo, che deriva dall’ebraico Jaakob e significa “Seguace di Dio”, mentre Rachele, che ancora deriva dall’ebraico (Rachel) significa “Pecorella”, quindi “Mite”. Sono tutti e due dei bei nomi antichi, mi piacciono proprio molto.
Ieri ho fatto i calcoli con mamma e ho sbagliato perché ho considerato che dovresti nascere a fine luglio 2008 (leone), invece, ricalcolando con papà, dovresti nascere a fine giugno e quindi saresti un bel cancro.
Sarà perché di questo segno sono molti nostri parenti (papà per incominciare, poi nonnina Amy, nonno Urbano, zia Betty, Paola, Riky Girex, Paula e Mark di Siena e anche Minù che vive a Padova) ma sono più contenta, i cancro sono persone dolci, amanti della casa, degli affetti familiari e dell’acqua, quindi sembreresti proprio il mio tipo.
Un bacio

2 novembre
Tesoro,
che giornata! Sappiamo di te tutto quello che è possibile sapere: l’analisi del sangue dice che il valore “S-beta HCG totali” è pari a 405, vale a dire che esisti da 2-3 settimane perché valori compresi tra 100 e 10000 corrispondono alle 2-3 settimane. Bellissimo!
Stamattina mamma e io siamo state a ritirare l’analisi direttamente da Icio Ranieri e poi, siccome non capivamo nulla (noi pensavamo che tu esistessi già da 5-6 settimane, quindi i valori erano troppo bassi per quel periodo e già tua mamma aveva la faccia preoccupata) siamo andate in ginecologia e mamma ha parlato con la ginecologa, che ha già scelto perché la segua durante la gravidanza, e lei ha detto 2-3 settimane, meno male!
Ci siamo fermate in farmacia, così mamma ha comprato le compresse di acido folico, che ti fanno tanto bene.
Tornate a casa, abbiamo pranzato insieme a papà e a nonno, che ha fatto un’ottima pasta con i broccoli. Tua mamma non l’aveva mai mangiata, pensa un po’, e l’ha trovata squisita.
Mi sono messa poi a messaggiare tutto il mondo a me conosciuto per avvisare della splendida novità e ho ricevuto un sacco di SMS di ritorno e di telefonate di congratulazioni, evviva ecc..
Mamma è andata dal medico per farsi fare il certificato di maternità a rischio (visto che sul lavoro solleva pesi) e quindi si è già messa seriamente a covarti. Non fare scherzi, mi raccomando.
Un bacio.

22 novembre
Tesoro,
ho un attimo di tranquillità e quindi eccomi a raccontarti cosa è successo in questi ultimi giorni.
Martedì 20 mamma e papà sono andati dalla ginecologa per la prima visita e soprattutto per la prima ecografia.
Papà mi ha fatto vedere le tue prime foto: il giorno 20 eri un fagiolino di 11,4 millimetri! Papà mi ha detto “Mamma, ho visto il cuore che batteva!”.
Papà era proprio al settimo cielo. Anche mamma era fuori di sé dalla gioia, ma la sua manifestazione era più contenuta: lei ti tiene in pancia e sa tutto di te.
Ti voglio anche raccontare di nonno: ieri ha fatto la coronarografia, ma non gli hanno fatto l’angioplastica perché tutte e tre le coronarie sono malandate e poi l’aorta è ai massimi livelli di dilatazione, pertanto i medici preferiscono un vero e proprio intervento per proteggere le coronarie con dei bypass e l’aorta con un tubetto; nonno ha avuto un momento di sconforto martedì 20, quando gli è stato prospettato l’intervento, ma già ieri lo aveva in linea di massima accettato fatalisticamente e quindi si va avanti.
Lo sai che mamma si è messa in contatto con “Mani di fata” per avere dei modelli di ricamo per il paracolpi e la coperta del lettino? Non ti dico cosa ha scelto, deve essere una sorpresa!
Ciao, bel fasolin! A presto
Un bacio

Ho un aggiornamento relativamente al nonno: i medici hanno intenzione di rifare l’ecocardiogramma e di fare la TAC per vedere come è sistemata la valvola e poi decideranno il da farsi. Va bene, aspettiamo.
Ancora un bacio

10 dicembre
Tesoro,
è lunedì mattina e sono sola a casa quindi posso scrivere con tranquillità.
Velocemente qualche notizia sul nonno: è stato a casa in permesso durante il fine settimana e siamo stati contenti tutti e due, ieri pomeriggio è rientrato in ospedale, mi ha telefonato 10 minuti fa per dirmi che i medici non si sono ancora consultati e quindi le ipotesi di intervento sono tutte aperte.
Veniamo al resto della compagnia.
Papà e mamma hanno già fatto il regalo di Natale a nonno e a me: a nonno hanno regalato un cellulare e così l’hanno costretto a usarlo (devo dire che si sta impegnando seriamente per impararne l’utilizzo, lui dice che non lo voleva per non essere subissato da telefonate di ambito calcistico, secondo me faceva il pigro perché sapeva che io porto sempre con me il mio perchè lo trovo molto utile).
A me hanno regalato l’MP3 (una cosa che desideravo moltissimo e che volevo comperare nel 2008, l’ho detto a tua mamma che ha pensato bene di regalarmelo – ma perché qualche volta non sto zitta?). Come sempre il primo impatto con gli oggetti tecnologici è di chiusura (ho paura di non essere in grado di usarli) ma poi mi lancio e, bene o male, riesco a farli funzionare. Attualmente ho 131 canzoni registrate, ma vedrai che riuscirò a inserire anche le foto, dammi tempo.
In questi giorni trascorsi sono stata più volte a mangiare da mamma e papà e sono riuscita a chiacchierare (una sera fino alle 23.30!) con mamma.
Sono molto contenta perché mi sembra giusto approfondire la conoscenza con lei e che ognuna di noi possa capire l’altra. Di una cosa ero certa: papà vuole un mare di bene a mamma, lui ha mamma nel cuore, nella testa e in qualche altro posto che tu dovresti conoscere (capito mi hai?).
Chiacchierando con mamma ho avuto la conferma (già l’avevo capito in qualche altra occasione) che anche lei vuole molto bene a papà e devo dire che loro insieme sono una bella coppia: tra di loro c’è molta complicità, si guardano e si capiscono al volo, si prendono in giro con tanto amore!
Auguro loro che, soprattutto nei momenti di difficoltà, non dimentichino di aver scelto di essere compagni nel cammino della vita, di essere l’uno il sostegno dell’altro perché( te lo dico perché ci sto passando) è bello essere seduti sul divano e, girando la testa, vedere vicino a te la testa grigia e pelata dell’uomo che con un briciolo di incoscienza hai scelto quarant’anni prima come compagno di vita.
Passiamo a parlare di te?
Sabato scorso (8 dicembre, giorno dell’Immacolata) tu e mamma siete entrate nella decima settimana.
Il fagiolino che il giorno 20 novembre era 11,4 millimetri adesso dovrebbe essere intorno ai 2,5 – 3 centimetri! Accidenti quanto cresci in fretta!
La ginecologa ha detto che la tua data di nascita dovrebbe essere il 5 luglio 2008 (poi farai quello che vuoi tu).
Ieri zia Isa ha portato le agende del Banco di Roma e sono andata a guardare quando si fa la luna nuova in luglio (dicono che i parti avvengono quasi sempre con la luna nuova): guarda te che si fa il giorno 3, proprio vicino alla tua presunta data di nascita!
Mi sa che mamma farà con pochi giorni di anticipo un bellissimo regalo di compleanno a papà (il suo compleanno è il 18 luglio).
Dimenticavo alcune cose:
Ti sei accorto che mamma ti fa già ascoltare musica? Credo che metta gli auricolari sulla pancia o qualcosa di simile.
E lo sai che papà sta cercando di sentirti ma non ci riesce? Lui sa perfettamente che si comincerà a sentirti verso la 18esima-20esima settimana, ma intanto ci prova, non si sa mai!
Per finire mamma sta mangiando quantità industriali di formaggio grana e parmigiano; certo che, se sei un maschio, il tuo pisello sarà perennemente in tiro!
Un bacio.

13 dicembre
Tesoro,
stanotte è arrivata Santa Lucia, che per te non ha lasciato ovviamente nulla (vedrai però l’anno prossimo come si scatenerà).
Per ricordare comunque questa giornata desidero regalarti una storia,… non una favola, …una bella storia.

Titolo: “Come è che, tutto a un tratto, c’è un Tesoro?”
In pratica ti racconto la tua storia, che poi è la storia di tutti.
Un giorno, o una sera, o una notte, papà e mamma si guardano, si sorridono e si chiedono: “Perché non cerchiamo un Tesoro? Sì, sì, ora lo cerchiamo”.
Papà, che dentro di sé ha tanti bei semini, ne sceglie uno, lo fa uscire dal suo pisello e lo regala a mamma, appoggiandolo nella sua fossetta.
Il semino, che ha tanta voglia di muoversi, ..truc, truc.., ..truc, truc.. comincia ad arrampicarsi dentro la pancia calda e morbida della mamma, trova un bel posticino e lì si sdraia e aspetta che la mamma lo nutra, lo coccoli e lo aiuti a diventare grande.
Quando il semino, ormai cresciuto, si sente pronto, decide di uscire dalla fossetta della mamma per farsi conoscere da lei e da papà.
Quando mamma e papà lo vedono per la prima volta, lo guardano incantati e gli sorridono, poi si guardano e si sorridono e insieme dicono: “Eccolo qua, questo è il nostro Tesoro!”.
E, come in tutte le belle storie, da questo momento vivono insieme, felici e contenti.

Sai, Tesoro, oggi ho fatto leggere queste pagine a nonno per la prima volta.
Nonno ha approvato e così mi ha incoraggiato a proseguire, quindi, scordati che io smetta, ormai smetterò solo quando deciderai di farti conoscere!
Un bacio.

20 dicembre
Tesoro,
che sorpresa! La tua lunghezza è già di 6 centimetri, ti stai impegnando a crescere!
Stamattina tu, mamma e papà siete stati a fare il Test Combinato, che consiste in una Ecografia molto accurata e in un prelievo di sangue (speriamo che i risultati arrivino velocemente).
Dunque, l’ecografia. La dottoressa ha cominciato a cercarti e ha subito detto: “E’ tranquillo, sta ancora dormendo”. Avevi le mani (pensa, hai già le mani) davanti agli occhi e te ne stavi tranquillo, seduto, con i piedi (hai già anche i piedi) contro l’utero di mamma. La dottoressa ha mosso la pancia di mamma e allora tu hai allontanato languidamente una mano dal viso, sembrava quasi tu volessi salutare i tuoi fans dicendo: “Oggi non rilascio interviste, non disturbatemi”.
La dottoressa ti ha dato un nuovo scossone e allora ti sei allungato, così lei ha potuto prendere le tue misure: sei perfettamente in linea con gli standard, la colonna vertebrale è perfetta, i due emisferi cerebrali anche, di te si sono perfino viste le rotule, il tuo profilo (fronte naso bocca), gli occhi, naturalmente il cuore. Non si riusciva a vedere la vescica, che è un puntolino minuscolo, appunto perché te ne stavi seduto, ma quando ti sei allungato è apparso anche il puntolino.
Tutto bene, insomma.
Mamma e papà sono venuti a raccontare tutto questo e a far vedere le tue “foto ecografiche” a nonno (a proposito nonno è a casa, te ne parlo dopo) e a me. Erano veramente entusiasti.
Sempre nella mattinata ho accompagnato papà a consegnare la Clio, che, con l’anno nuovo sarà sostituita da una Megane Scenic, più comoda per una famiglia che cresce.
Sono stata poi da mamma a prendere il pane e mamma era tutta sorridente e felice. Mi ha raccontato che ha telefonato a nonna Giorgina per raccontarle tutto quello che era successo durante l’ecografia e, pensa, la tua mamma si è messa a piangere dalla gioia, che bello!
Il prossimo 29 andrai a fare una visita dalla tua ginecologa, quindi avremo ulteriori aggiornamenti, siamo tutti molto curiosi.
Passo al nonno.
Ieri sera è tornato a casa con la su bella incisione di 12 centimetri (il doppio di te) nell’interno coscia.
Come mai l’incisione? Purtroppo l’arteria femorale, bucata per fare la coronarografia non si è chiusa e nonno, la sera dopo l’esame, ha avuto una emorragia, si è formato un aneurisma, che è stato eliminato con un intervento chirurgico (per una coronarografia sono sufficienti 3 giorni di degenza, nonno ha fatto un mese e un intervento – che qualcuno abbia sbagliato qualcosa?).
Domani andremo in ospedale a togliere un po’ di punti e poi vedremo. Intanto una cosa è certa: nonno trascorrerà Natale a casa e probabilmente si parlerà dell’intervento dopo la Befana (tu hai capito che si vive giorno per giorno e adesso l’unica certezza è Natale in famiglia).
Chi parteciperà al pranzo di Natale? nonno, io, tu, mamma, papà, zia Isa, zio Piero, Lalla, Nena, ovviamente zia Jolanda, non ci saranno zio Renzo, zia Betty e Frida, che ospiteranno Maria Rita; in compenso, quasi sicuramente, verranno a trovarci Paula e Robert, quindi il gruppo sarà in linea con la media natalizia, meno male!
Ora ti lascio e vado a stampare le prime quattro pagine di questo diario, mi sa che userò inchiostro verde…. verde speranza, ti piace?
Un bacio.

22 dicembre
Tesoro,
è sabato mattina, ho appena finito di impastare il pane e, mentre aspetto che lieviti, ti voglio raccontare un’altra storia bellissima (nonno sta leggendo la Gazzetta e Kina è stravaccata sul davanzale, proprio sopra al termosifone caldo, della finestra del soggiorno).
Correva l’anno 1984 e proprio come ieri (21 dicembre) lui riceve una telefonata sul lavoro:
“Senta, lei domani dovrebbe venire con sua moglie a Venezia perché abbiamo notizia di un bambino che desidera tanto vivere in famiglia e sappiamo che voi desiderate tanto un bambino nella vostra famiglia. Vi aspettiamo domani mattina”.
E’ il 22 mattina (come oggi, però 23 anni fa), i due prendono il treno per Venezia e entrano in contatto con una persona che dice loro:
“Il bambino ha sei anni e mezzo; se volete conoscerlo, riprendete il treno per tornare a casa, fermatevi a Padova, andate nel tal posto e chiedete di Michelangelo”.
I due partono, sono emozionantissimi, e arrivano nel palazzo dove vive Michelangelo; entrano in una stanza e chiacchierano con Eva (Eva è una specie di fata che ascolta con tanto amore i desideri dei bambini e cerca sempre di accontentarli). La stanza ha una porta a vetri non trasparenti, ma color latte e, tutto a un tratto, come per magia, i due vedono appoggiato a uno dei vetri il visetto di un bambino: si distinguono il naso e la bocca, mentre il resto rimane sfumato.
Il bambino (avrai capito che è Michelangelo, il tuo papà) entra: è bellissimo, ha un caschetto di capelli biondi, un bocca che chiama i baci, un nasino impertinente all’insù, ha una camicia e sopra un maglioncino sui toni del verde e del marron bruciato e porta un paio di pantaloni di velluto verde a righe alla zuava, calzettoni e scarponcini.
Michelangelo è accompagnato da Cosetta, la sua mamma temporanea, e viene avanti con lo sguardo abbassato: è un po’ timido e vergognoso e si appoggia tutto a Eva; Eva cerca di farlo parlare, ma lui è sempre silenzioso e a testa bassa, allora lei gli dice di fare un disegno e, meraviglia delle meraviglie, Michelangelo disegna un campo di calcio con calciatori, portieri, pallone, porte e bandierine. Lui, l’uomo (avrai capito che è il futuro papà di Michelangelo e, a dirla tutta, è proprio il tuo nonno Nuccio) rimane stupefatto: Michelangelo è proprio il suo perfettissimo figlio.
Devi sapere che nonno è malato di una malattia molto grave: si chiama calcite acuta e per lui avere un figlio maschio che ama il calcio è il massimo della gioia.
Il disegno di Michelangelo rompe il ghiaccio e mette tutti in uno stato di allegria.
Michelangelo, il nonno e la nonna (che sono meee..) andiamo poi a giocare nella palestra e qui, caro mio, Miche si scatena e ci fa capire che sarà impensabile avere un figlio tranquillo. Dopo un’oretta tra corse, capriole, giochi col pallone e con tutti gli attrezzi che sono in palestra, nonno è sfinito e dice sorridendo: “Non ce la faccio più, questo bimbo è un uragano”.
A sera lasciamo Miche con l’accordo di rivederci l’indomani.
E’ domenica 23 dicembre e con nonno arriviamo in macchina da Miche, lo preleviamo e ritorniamo verso casa; in macchina si chiacchiera (noi due chiacchieriamo, Miche dice a malapena Sì e No), ci fermiamo a casa in Via S. Emilio e facciamo vedere a Miche la sua cameretta: lui fa segno di sì con la testa, la cameretta gli piace.
Passiamo poi da Via Mazza e da Via Roma e suoniamo ai campanelli della nonnina e dei nonni perché possano vedere Miche almeno da lontano (per Miche sarebbe troppa confusione conoscere tutti subito).
Andiamo a mangiare in ristorante e Miche mangia un piattone di bigoli al burro e, tanto è felice e affamato, usa due forchette, una per la mano destra e una per la sinistra, facendo ridere noi e il cameriere che lo osserva.
Al pomeriggio con gli zii Isa e Piero andiamo allo zoo e, a sera, riportiamo Miche a Padova con la macchina.
Noi non conosciamo bene la città, ma Miche: “Gira di qua, gira di là..” riesce a farci arrivare davanti al palazzo. Ti devo raccontare questo episodio: siamo in pieno centro, c’è tanto traffico e Miche, appoggiato dietro al sedile di Nuccio, che sta guidando, gli mette le mani davanti agli occhi e gli dice: “Cucù, indovina chi sono”. E’ un bellissimo momento di panico, di gioia e allegria.
Passiamo al lunedì 24 dicembre.
Ancora una volta, ma per l’ultima volta, partiamo da casa per raggiungere Miche. Arriviamo in ritardo perché c’è traffico e lui è visibilmente agitato: teme che non andiamo a prenderlo (non sa che noi non rinunceremmo a lui per tutto l’oro del mondo). C’è una novità: Miche ha perso il suo primo dentino da latte e ce lo consegna felice.
Si parte: Cosetta guarda Miche scendere per l’ultima volta le scale del palazzo e piange.
Arriviamo a casa e Miche vuole parlare subito col suo nonno Urbano: “Nonno, quand’è che mi porti a pescare con te?”, nonno Urbano non sta più nella pelle dalla gioia.
Pranziamo e, nel pomeriggio, Nello va al lavoro mentre Miche e io, insieme agli zii Isa e Piero andiamo a comperare tutto il necessario per Miche, che si diverte un mondo: canottiere, mutande e calzini, pigiama, pantaloni e maglioncini, sciarpa, guanti e giaccone, cappello e scarpe, torniamo a casa con una montagna di roba.
Si cena, Miche mette il suo dentino davanti al presepe nella speranza che Gesù Bambino gli porti un regalo e poi a letto perché la giornata è stata impegnativa. E’ la prima notte insieme di una nuova e completa famiglia!
E ora parliamo del 25 dicembre, Natale!
Miche si alza, corre davanti al presepe: è sparito il dentino ma c’è il regalo, che consiste in una divisa completa da calciatore e da un bellissimo paio di scarpe da calcio.
E’ un delirio: Miche lancia degli “Iiiiiiiii” potentissimi, arriccia il naso e salta che sembra una pallina magica (di quelle che continuano a rimbalzare), indossa tutto e tutto è perfetto: Gesù Bambino è stato bravissimo.
Dopo un po’ torna la calma e intanto arrivano i parenti per il pranzo di Natale: nonnina Amy, nonno Urbano, nonna Clara, zia Jolanda, gli zii Isa e Piero.
C’è tanta felicità in quella casa perché si sta trascorrendo un Natale speciale: anche Nuccio e Giangia hanno ricevuto il loro dono, il più bello della loro vita.
Ho finito.
Devo solo aggiungere che anche questo Natale è speciale: non sta arrivando un bimbo o una bimba fra pochi giorni, ma sappiamo che questo bimbo o questa bimba c’è già, deve solo crescere un pochino e fra 6 mesi circa avremo la gioia di fare la sua conoscenza.
Sì, sto proprio parlando di te, Tesoro.
Un bacio.

25 dicembre
Tesoro,
è l’una del mattino e quindi ti posso augurare Buon Natale.
Con tutto il cuore auguro a te e ai tuoi genitori che questo sia non il primo, ma quello prima del primo di tantissimi Natali felici e insieme.
Ti voglio bene.
Un bacio.

28 dicembre
Tesoro,
eccoci qua, ti voglio raccontare del Natale. Prima di tutto Paula e Robert non sono venuti e quindi a pranzo eravamo in nove e 1/3 (l’1/3 sei tu).
Nonno e io siamo andati a Messa prestino perché dopo sarebbero arrivati i parenti per il pranzo. Ti elenco le portate del menù: antipasto di salatini caldi, lasagne al forno fatte da zia Isa, cotechino con lenticchie e altri contorni fatto da me, faraona ripiena con patate arrosto fatta da mamma, tronchetto di Natale fatto ancora da mamma. Niente male, vero?
Il pomeriggio sono venuti gli zii Renzi con Frida e Maria Rita per scambiare gli auguri .
Tutti, chi prima chi dopo, hanno letto questo diario e, non so se per farmi contenta, hanno dato il loro assenso perché lo continui. Oggi ho concordato con Lalla che mi farà avere le fiabe che ha scritto qualche anno fa, così le copierò per te su questo diario.
Il 26 mattino sono venuti a salutarci anche zia Rosa con Paola e Flaviano. Abbiamo parlato di più cose, ma soprattutto dell’intervento previsto per il nonno: Flaviano ha assicurato la sua presenza in sala operatoria (questo ci tranquillizza molto) e ha anticipato che, quando il nonno si sarà ripreso per bene, farà una festa alle Costagrandi, dove inviterà l’equipe chirurgica che avrà fatto l’intervento oltre a nonno e a me. Ho avuto un’idea brillantissima: in quella occasione i medici faranno sul torace del nonno i loro autografi, che poi faremo tatuare……. Tu hai capito che nonna è un po’ cretina?
Ieri e oggi mamma ha pranzato con noi, poi tu, mamma e io siamo andati a fare una passeggiata (c’è un bel sole in questi giorni).
Ti devo raccontare anche questa: oggi, alle 15, sono andata dal medico per rinnovare le medicine; prima di me c’erano 15 persone e mi sono cuccata un’ora di anticamera, poi sono andata in farmacia e stavo venendo a casa quando mamma mi telefona: “Devi andare dal medico? Perché dovrei prolungare la malattia”. Ormai ero arrivata a casa, sono andata da mamma e l’ho portata dal medico (che è il mio medico) pensando con terrore a un’altra ora di attesa. Invece, pensa un po’, quella fortunella (senti come scrivo educato?) aveva solo una persona davanti. Mamma mi ha preso in giro durante tutto il ritorno e mi ha detto: “Scrivilo, scrivilo sul diario!” e allora eccomi qua a raccontare.
Domani preparati perché alle 11 c’è una nuova ecografia da fare: cerca di essere gentile con i tuoi, non farti trovare addormentato, sorridi e salutali con la mano.
Domani è anche il compleanno di zio Renzo: ne fa 63, auguri!
Un bacio.

5 Commenti a “TESORO – diario di un’attesa (1a parte)”

  1. admin dice:

    Ciao Giangia,

    prima di tutto benvenuta sul sito :)
    Bella l’atmosfera che si respira in questo diario. Hai uno stile scorrevole e lineare, che rende la lettura molto piacevole.
    Aspetto la prossima puntata :)

  2. emmaus2007 dice:

    Sì, niente male. Ben scritto e di lettura piacevole.
    Ciao Giangia! E benvenuta!

  3. giangia dice:

    Grazie molte per il benvenuto e anche per i commenti sul diario, siete gentili.

    Auguro un 2009 che realizzi desideri e speranze!

    P.S. Ho cliccato sulle stelline per vedere cosa succedeva e temo di essermi attribuita un voto!

  4. Bruno62 dice:

    Si può scrivere la cronaca della vita reale come se fosse il libro di bordo di una nave? Scherzo…il tuo racconto e bellissimo e pieno di umanità, spero di leggere presto il seguito.
    Ciao!

  5. giangia dice:

    Grazie, Bruno! Sì, è proprio vita reale (e banale), raccontata inizialmente per fermare i momenti più significativi legati all’attesa di Tesoro, poi mi sono lasciata prendere la mano….
    Per il seguito dovrai aspettare l’anno prossimo!
    Ciao e buon 2009!

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