martuz

Una raccolta www.storydrawer.org

il Sig.Pastina

Pubblicato da martuz il 12 agosto 2009

Scarica come ePub

1 Star2 Stars3 Stars4 Stars5 Stars (1 voti, media: 3,00 su 5)
Loading ... Loading …

C’era una volta un signor Pastina

che gioioso se ne stava nella sua casina,

ma un giorno sentendosi troppo stretto

decise di farsi un bel viaggetto,

 una cosa lo sorprese:

scoprire sempre verdi distese,

ma mentre per il mondo viaggiava

 qualcosa non bastava,

con la terra non era mai sazio,

perché lui sognava lo spazio,

“Che bello, un giorno pensò,

vedere le stelle da un oblò

con la mia astronave. Di certo

sarei sempre contento”.

Fu così

che tra la notte e il dì decollò

e raggiunse le stelle

anche quelle più belle

e mentre se ne andava per il firmamento

tra il gran assortimento

 d’astri e pianeti rosa

vide una strana cosa:

 un piccolo pianeta era

che vagava da mattino a sera

di braccia ne aveva due

e pure due gambe erano sue,

di sicuro quell’esserino

era un bel bambino,

allora il signor pastina si avvicinò allo strano pianeta

e domandò:

“Perché te ne stai qui solo

nello spazio ,tra le stelle in volo?”

E il bambino che era cortese

a rispondere prese:

“Alla mamma feci un dispetto

non mangiai il suo pranzetto

e all’improvviso mi alzai in cielo

 perché ero troppo leggero.

E la mamma ! che dispiacere

quando sparii tra le nuvole nere

e arrivai fin quassù.

Ma non tornerò laggiù

senza aver preso

un po’ di peso

ma se di stelle ce n’è un mare

non c’è proprio niente  da mangiare.”

Il signor pastina che è molto buono

ruggì come un tuono:

“Ma bambino mio

adesso ti salverò io,

io sono di pasta

e se questo non basta

chiamerò mia cugina la salsina rossa,

 mia mamma la panna, mio nonno il tonno

e se ciò non basta ancora

qui entro un ora

invierò tutto il paese

interamente a mie spese.”

Siccome era anche di parola

tutto arrivò in un’ora sola

il bambino fu molto grato

e dopo aver mangiato

quasi in un secondo

si avvicinò al mondo

finché, con la pancia piena

non atterrò sulla terra di schiena.

In tutta fretta

Volle raggiungere la sua casetta

La trovò, vi entrò dentro

E, che gran sbalordimento!

La mamma non c’era

Si, ma dov’era?

La trovò nella stanza da letto

Sdraiata sul soffitto

Mamma, gridò a squarcia gola

Che fai lassù tutta sola?

Lei sorpresa per l’accaduto

Aver ritrovato il figlio perduto

Pianse e rise insieme

Per tutto quel bene

Poi della domanda si ricordò

E allora così parlò:

“quando te ne sei andato

Per non aver mangiato

Piansi tanto per il dolore

Forse per troppe ore

Che mi dimenticai anch’io di mangiare

Così perdendo peso, cominciai a fluttuare

Il papà tentò di darmi qualche pietanza

Ma è troppo alta questa stanza

Adesso di settimane son tante

Che è uscito alla ricerca di un gigante

Mamma, non ci ha pensato il papà

Perché è una cosa che non si fa

Ma io posso cucinarti un pranzetto

Poi salto alto alto dal letto

Così te lo passo al volo

Ti assicuro in un secondo solo

Ritornerai anche tu

Con me quaggiù

Come io sono ridisceso

Per aver preso un po’ di peso

La mamma era preoccupata ma accettò

Così il bambino per lei preparò

Un panino con il salame

Lei mangiò velocemente per la fame

Poi ripiombò sul letto

In parte al suo ometto

Si abbracciarono forte forte

E le cose non andarono mai più storte

2 Commenti a “il Sig.Pastina”

  1. andrea dice:

    Ciao Martuz. Piacevolissima questa tua filastrocca.
    Grazie per avercela fatta leggere :)

  2. fabio dice:

    Bravo Martuz, una favola molto carina raccontata in rima! :)

Lascia un commento

XHTML: Puoi usare questi tags: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>