CHANGE
Pubblicato da meled il 21 luglio 2008
CHANGE
Di rose e fiori dipingo i miei ricordi
che si intrecciano con l’edera selvatica.
I giorni si mutano in forti alberi,
e le lacrime mai scese in allegri ruscelli
Coloro il grigio ed il nero con rossi di luce,
e le scure e paurose ombre in gialli di vita.
Spargo ovunque colori e suoni,
e la musica prende il posto del silenzio.
Chiamo il vento che pulisce le anime
e il tuono che smuove il sorriso.
Sussurro agli elfi di cambiare il mio passato
in un tempo di carezze, di baci e di rispetto.
Sciolgo le strette trecce alla bambina
e la vesto di amore e sicurezza.
La sfamo con l’orgoglio dell’esistenza
e la vedo correre libera e felice.
Si volge indietro sulla terra di confine,
mi guarda ed aspetta un vento che ci unisca.
22 luglio 2008 alle 5:53 am
Bella composizione. Brava Meled! Ciao!
1 agosto 2008 alle 8:45 am
Suggestiva. Molto belle le prime immagini, quelle con l’edera gli alberi e il ruscello.
5 agosto 2008 alle 11:08 am
E’ piaciuta anche a me, compliemnti
9 agosto 2008 alle 2:48 am
Mi dispiace scostarmi dal coro di consensi, ma secondo me manca il sangue in questa poesia, sono Abituato a tue composizione vive, questa mi sembra stia alle altre come una bella bambola a una bambina e mancando una forma che si estrinsechi in una musicalità, o in un gioco, non mi sento di valutarla. Non voglio dire che le emozioni tu non le abbia sentite, ma così diluite io non vedo che un leggero acquerello.
Dove forse sarebbe stato meglio uno schizzo, ad es.:
“dipingo i miei ricordi.
Coloro con rossi di luce il grigio ed il nero ,
Sciolgo le strette trecce alla bambina” -che ero-.
Se non gradisci queto tipo di critiche dimmelo e me ne asterrò in futuro.
Con grande stima.
12 agosto 2008 alle 11:14 am
effettivamente l’aggiunta di quel “che ero” dà tutta un’altra incisività alle immagini, anche se è sottinteso, ma il dichiararlo dà più forza alle emozioni illustrate…
12 agosto 2008 alle 2:17 pm
ciao Bernardodaleppo.
figurati se non gradisco le critiche. Solo da quelle si impara!
Continua a farne ti prego, ne sono lusingata!
Mi sottoponi un compito difficile, poichè, mentre è semplice capire le critiche rivolte alla sintassi o alla sonorità, quelle alle “impressioni” sono più complesse.
A volte un quadro, una musica, una poesia suscitano sentimenti anche estremamente opposti nelle varie persone.
Comuque forse riesco a capire ciò che intendi.
E’ più “leggera” questa poesia….più serena
Nonostante ciò, credimi, nasce da un moto profondo e, forse per questo, espresso con più pudore.
Quell’ “ero” no, non posso ancora metterlo !
La sfumatura era appunto questa : ancora non è possibile. Ancora non è me.
Lei…..”mi guarda ed aspetta un vento che ci unisca.”
Grazie ancora dei tuoi stimolanti commenti