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Ambigua e circondata dal più profondo mistero, era anche la Cerimonia di Iniziazione dei Templari, ispirata ai rituali dei Misteri Eleusini ed al culto di Mitra.
Ciò non deve stupire: il Culto di Mitra era praticato dai legionari romani, considerati i guerrieri per eccellenza e i Cavalieri Teutonici li avevano presi come esempio di condotta militare.
Cavalieri duri, dunque, a tratti anche spietati, ma ligi alle regole dell’Ordine, soprattutto a quella della più cieca obbedienza, che fece di loro un organismo compatto e con sempre maggior desiderio di espansione territoriale.

L’occasione arrivò quando, invece di combattere in Terrasanta, i Cavalieri Nero-Crociati, furono inviati in Occidente a difendere i luoghi di transito dei pellegrini tedeschi verso Gerusalemme ed a combattere popolazioni eretiche ed idolatre come i Prussiani.
La conquista del territorio fu un gioco per gli spietati Cavalieri dalla Croce Nera sul bianco mantello.
Come ogni altro conquistare, l’Ordine si affrettò ad edificare
castelli, cattedrali e, soprattutto, la città di Konigsberd , la sua Capitale.

La domanda che molti studiosi si pongono, riguardo quelle azioni belliche è: I Cavalieri Teutonici, si macchiarono oppure no di genocidio per conquistare quel territorio e fissarvi la loro capitale?
Certo è che, l’Unico Ordine Cavalleresco a fondare uno Stato, fu proprio quello Teutonico.
Alcuni studiosi suggeriscono che vi siano stati battesimi di massa, con la volontà della gente oppure contro di essa, altri, invece, parlano di vero genocidio.
Comunque sia andata, i Cavalieri hanno ubbidito ad un ordine, legati com’erano da cieca ubbidienza al Gran Maestro, il cui potere eguagliava quello di un Sovrano assoluto.
Ci si è chiesti anche quale non fosse la causa di una ubbidienza così totale, cieca e assoluta nei confronti della Causa e soprattutto del Gran Maestro.
Solamente la condivisione di segreti e misteri, è la prima risposta che, all’interno di un universo così esclusivo e chiuso agli estranei, doveva esserne il precetto primario .
Quali erano questi segreti e misteri? Di natura esoterica, dice qualcuno; scientifica, affermano altri… certamente, Conoscenze ignote ai più!
Prestare Giuramento era un atto irrevocabile, ma non bastava a fare dell’adepto un Cavaliere; doveva seguire un secondo Giuramento per rendere indissolubile il legame con il Gran Maestro .
Durante questa seconda Cerimonia, detta “Appannaggio”, al futuro Cavaliere veniva consegnato il bagaglio militare : spada, lancia, elmo, scudo, speroni e cintura per la spada.
Il tutto avveniva durante la celebrazione di una Messa Solenne e si concludeva con il Bacio della Fratellanza e con grandi festeggiamenti.
Tutto questo, però, non prima che il futuro Cavaliere non avesse messo per iscritto il suo giuramento di fedeltà all’Ordine e al Gran Maestro, fino alla morte e con l’annullamento totale del proprio individualismo.

Eletto a vita come un vero e proprio Monarca, il Gran Maestro possedeva le stesse prerogative di un Sovrano Assoluto, compreso quello di con potere di vita e di morte sui “sudditi”.
D’altra parte, le punizioni erano assai dure, essendo il perdono considerato una forma di debolezza.
Scrive lo storico L. Daillier:
“I Teutonici erano germanici e il Gran Maestro non era il rappresentante dell’Ordine, ma l’incarnazione, nella sua veste di capo spirituale-temporale, della potenza della morte, comunione perfetta del ferro, del fuoco e del sangue, sotto il simbolo della Croce.”

Oggi, per fortuna, dopo avere per secoli ispirato Sette, Istituzioni e Società Segrete (non sempre lecite), l’Ordine Teutonico sopravvive in una Istituzione religiosa e benefica con sede a Vienna, come si è già detto.
Le procedure di Investitura sono immutate dai tempi delle Crociate, e negli atti e nelle parole e perfino nell’ ”Appannaggio”, la consegna, cioè, della spada simbolica e, certamente, immutati sono anche i segreti che accomunano questi Cavalieri moderni, sia pure per altre ragioni che si sperano lecite e benefiche, così come affermano.

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